Il sindaco di San Donato, Francesco Squeri, ha chiesto un incontro chiarificatore con il Milan dopo le parole del presidente Paolo Scaroni in merito a possibili nuovi scenari per un nuovo stadio nell’area di San Siro. “A fronte delle recenti notizie della stampa e dichiarazioni del presidente del Milan, che prospettano di considerare la costruzione del nuovo stadio a San Siro come ipotesi concreta, il sindaco Squeri ha chiesto un incontro urgente con i vertici del Milan e la proprietà della società al fine di giungere ad un chiarimento in merito al progetto dello stadio a San Donato, considerando anche che l’iter amministrativo ormai avviato richiede serietà e trasparenza nei confronti delle Istituzioni coinvolte e di tutti i cittadini” si legge nella nota.
Scaroni ha rassicurato che l’ipotesi San Donato non è stata accantonata, tuttavia dopo l’incontro con il sindaco di Milano e i ministri dello Sport e della Cultura non è da escludere che il nuovo stadio si possa realizzare in zona San Siro. “Coerentemente con gli impegni assunti di tenere aggiornati i cittadini su tutte le fasi del percorso del progetto stadio, a seguito dell’incontro il sindaco aggiornerà sull’esito della riunione e sui contenuti emersi” conclude la nota.
“Non è obbligatorio fare lo stadio a San Donato e chi decide sono le società , dato che le risorse sono loro, però a San Donato l’iter è avviato, a Milano devono ricominciare quasi da zero“. Queste le parole all’Adnkronos di Francesco Squeri, sindaco di San Donato Milanese, all’indomani del vertice al Ministero della Cultura sul futuro di San Siro. “Nessuno di noi sapeva che ci sarebbe stata la visita a Roma di due ministri Giuli e Abodi. Non sono obbligati ad avvisarci, ma l’abbiamo saputo dai telegiornali. Un po’ di stupore c’è. Io capisco che un progetto così importante comporta avere un piano A e un piano B e sapevamo che le due società non avevano chiuso con Milano, ma su San Donato c’è un accordo di programma e stiamo andando avanti, sono coinvolti Regione Lombardia, Città Metropolitana e Ferrovie dello Stato“.