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“L’Europa League è una competizione molto importante, noi non l’abbiamo mai vinta e ci sono degli squadroni, vedi il Liverpool. Non sarà un percorso facile ma è importantissimo per noi, e anche Pioli ieri l’ha confermato. Se siamo felici di Pioli? Noi siamo contentissimi di averlo in panchina. Tra l’altro stiamo andando anche bene quindi è una domanda impropria”. Così Paolo Scaroni, presidente del Milan, nel giorno in cui i rossoneri sfidano il Rennes in Europa League al pranzo con l’Uefa.
C’è sul tavolo anche il tema della Serie A a diciotto squadre, riforma spinta dal Milan ma non passata per il momento: “Non l’ho capita cosa c’entra la Superleghina con la Serie A a 18 squadre. La prossima volta che vedo Cairo me la faccio spiegare. Il tema è tutto intorno al numero di partite che giochiamo. Dobbiamo limitare il numero di partite per salvaguardare la salute dei giocatori che sono anche il nostro patrimonio. Le competizioni internazionali aumentano, adesso c’è la grande novità della Fifa e anche la Champions ha aumentato il numero di partite. Alla fine se facciamo la somma fra coppe, nazionali e campionato giochiamo troppe gare. Io personalmente penso che questo sia un percorso ineluttabile, avverrà perché è fatale che avvenga. Non dimentico che poi con le 18 squadre è stato il momento eroico del calcio italiano”.
E sullo stadio a San Donato: “Noi non ce l’abbiamo con San Siro. Se io potessi ristrutturare San Siro e Milan e Inter traslocare in uno stadio a 30 chilometri per un anno come successo per il Real Madrid o per l’Atalanta, lo farei con piacere. Io non ho capito però come sia possibile una cosa del genere e avere una o due volte alla settimana 70 mila persone in un cantiere. Al momento questa ipotesi francamente non la vedo. A San Donato sta procedendo tutto per il meglio”.
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