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“Poca riconoscenza? Non lo so, non è una mia preoccupazione. Abbiamo ottenuto grandi risultati e le aspettative sono alte. Ho grande stima per l’impegno che stanno mettendo, alleno un grande club e per farlo bisogna garantire certi risultati. Quando non ci siamo riusciti, sono arrivate le critiche ed è normale. Se avessi messo la firma su semifinale e piazzamento Champions? Aspettiamo la fine per i bilanci, potrebbe essere una stagione deludente o con voti alti. E’ una fortuna poter giocare subito, la Samp è un avversario difficile”. Lo ha detto in conferenza stampa il tecnico del Milan Stefano Pioli alla vigilia della partita di campionato contro la Sampdoria. Un match che arriva a pochi giorni dall’eliminazione in semifinale di Champions League per mano dell’Inter. “La delusione è grande perché l’obiettivo era grande. Ne ho perse di partite da allenatore e ne ho vinte tante, mi auguro di vivere altre situazioni così. Con i giocatori sto parlando tanto, come è normale che sia. Sono più i successi che le delusioni, abbiamo lavorato e preparato la gara come è giusto fare”, spiega Pioli prima di aggiungere: “Se ne valeva la pena? Certo, in questa stagione abbiamo imparato delle cose che l’anno scorso non avevamo imparato. Possiamo crescere in futuro. Quinto posto utile in chiave Champions? L’unica cosa reale è la partita di domani e i tre punti a disposizione. Dobbiamo vincere le partite, non ci riguardano le cose che non possiamo controllare”. Nelle tre finali europee c’è almeno un’italiana. All’Inter in Champions si sono aggiunte Roma (Europa League) e Fiorentina (Conference League): “Difficile dire se abbiamo risolto i problemi, dobbiamo vedere se c’è continuità . Cinque squadre in semifinale è tanta roba e bisogna dar merito ai club per l’ottimo lavoro. Per dare continuità serviranno idee, qualità e talento”.Â
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