Arrigo Sacchi in un’intervista alla ‘Gazzetta dello Sport‘ ha parlato a lungo della situazione di Stefano Pioli. L’allenatore del Milan, nel ritorno di Europa League contro la Roma, si giocherà probabilmente la conferma per le stagioni a venire e per l’ex tecnico rossonero, oggi opinionista, dipenderà da tanti fattori: “Giusto o ingeneroso valutarlo in base ai risultati delle prossime partite? Dipende dal mercato, mi spiego meglio. Gli allenatori devono imparare a scegliere i giocatori che vogliono per sviluppare le proprie idee. Non so se tutti gli stranieri che sono arrivati al Milan nell’estate scorsa siano stati presi insieme all’allenatore o comunque con il suo benestare. Dunque, sarebbe ingeneroso giudicarlo per i prossimi risultati se non è stato consenziente e non ha avallato il mercato. Altrimenti è chiaro, avrebbe le sue responsabilità ”.
Dopodiché parla del suo rapporto col tecnico dei rossoneri:  “Pioli lo conosco da molto tempo ed era uno dei tanti allenatori tattici, cioè uno di quegli allenatori che non credono nel gioco. Penso anche che in questi anni abbia cercato di diventare uno stratega e di proporre qualcosa di suo”.
Infine, conclude con un discorso generico sugli allenatori di oggi: “È un discorso generale: nel calcio ci sono pochi strateghi e molto tatticismo, solo negli ultimi anni si è mosso qualcosa con qualcuno che finalmente cerca il dominio del gioco. Pioli si sta avvicinando”.