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La partita tra Milan e Roma è stata spettacolo puro, “rovinato” dalle decisioni prese da Giacomelli in occasione dei due calci di rigore fischiati. Ibrahimovic e Dzeko autori di una doppietta e un gol rispettivamente, mentre Saelemaekers, Kumbulla e Veretout hanno completato il tabellino. Il 3-3 finale sembra giusto per ciò che si è visto sul campo, con i rossoneri che comunque hanno creato più occasioni, trovando nel finale un ottimo Mirante. Da un lato i giallorossi rimangono imbattuti in campionato (a parte il 3-0 a tavolino con il Verona) e che guadagnano un punto che sembrava perso più volte nel corso della gara. Dall’altra i rossoneri, che per la prima volta non vincono, ma rimangono imbattuta e momentaneamente ancora al primo posto in classifica.
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E’ stata la tipica partita senza pubblico, con due squadre che hanno giocato a viso aperto per vincere, senza fare troppi calcoli, a costo di scoprire il fianco un po’ più del dovuto in qualche occasione. Per quanto riguarda i rossoneri non si può non partire da Tatarusanu, che all’improvviso si trova in porta causa positività di Donnarumma. Un giocatore fuori da mesi e che oltretutto non è mai stato un fenomeno: una scelta incomprensibile, contando che in Italia ci sono tanti portieri meritevoli. Leao è semplicemente devastante quando decide di accendere la lampadina: spauracchio ogni volta che viene schierato sulla fascia sinistra e può lanciarsi negli spazi; un calciatore con margini di crescita enormi, che lui stesso non conosce ancora.
Dall’altra parte il migliore è Dzeko: segna su gentile concessione di Tatarusanu, educato palla al piede e boa perfetta per aiutare il gioco della squadra. Un attaccante totale del quale si parla troppo poco e talvolta anche troppo bonariamente: non ha demeritato all’interno del duello con Ibra, del quale invece non c’è più nulla da dire. La squadra di Pioli conferma in ogni caso di meritare la posizione che occupa in classifica, così come quella di Fonseca che ha il merito di non perdere mai la calma e non arrendersi, riuscendo a rimontare per ben tre volte gli avversari.
Non si può tuttavia non spendere qualche riga sull’operato di Giacomelli: questa sera, nonostante il Var, il regolamento è stato bypassato malamente. Il suo è un operato che infanga una partita bellissima, giocata in periodo decisamente non facile per motivi purtroppo per noi extracalcistici, impregnandola di tensione. Tensione che tuttavia non può in questo caso non esserci, dato che il direttore di gara ha sbagliato tutte le scelte che hanno seguito il rigore concesso alla Roma: rigore inesistente da una parte, compensazione dall’altra parte con un rigore altrettanto inesistente. Nell’epoca della tecnologia e di gol in fuorigioco annullati per millimetri, è perlomeno obbligatorio un check se ci sono dei dubbi sull’assegnazione di un rigore.
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