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Gerry Cardinale, patron del Milan, voleva Novak Djokovic come mental coach per i rossoneri. A svelare il clamoroso retroscena è Repubblica, secondo cui il proprietario di RedBird avrebbe provato a convincere il tennista numero uno al mondo per lavorare con la squadra di Pioli. Il suo ruolo? Quello di motivatore, per provare a scuotere un gruppo che stava attraversando un periodo complicato.
Ormai il momento difficile è alle spalle e i risultati sorridono al Milan, che pare aver consolidato il terzo posto alle spalle di Inter e Juventus. Non è da escludere tuttavia che Cardinale possa tornare all’attacco in futuro, magari puntando anche sul fatto che Djokovic sia un grande tifoso rossonero, oltre che un amico dello stesso Cardinale. Dopo aver ingaggiato Zlatan Ibrahimovic – e oltre a lavorare oltreoceano con atleti del calibro di LeBron James – il patron di RedBird ribadisce la propria intenzione di volersi circondare di personalità di spicco, creando un ponte tra mondo dello sport e degli affari. E chissà che in futuro non possano esserci sorprese, anche a tinte rossonere…
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