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“Il mio ruolo preferito? Quello con Ibrahimovic. C’è bisogno di lui. Zlatan è un leader. Prima della Juve ci diceva: ‘Farò vedere agli juventini come si gioca al calcio’. Era il suo modo per caricarci. Ma lo stesso discorso vale anche per Begovic, Kjaer… tutti giocatori maturi che sanno come calmarti o spronarti. Ibra ha portato tanto a tutti. Però, quando lui dice qualcosa, molti stanno zitti. Se invece io non la penso come lui, glielo dico“. Queste le dichiarazioni di Ante Rebic, attaccante del Milan, ai microfoni di Sportweek, inserto de La Gazzetta dello Sport a proposito del girone di ritorno vissuto con Zlatan Ibrahimovic come partner d’attacco. E su quello che è cambiato dalla sua esperienza all’Eintracht a quella in rossonero: “L’anno scorso abbiamo fatto bene perché io attaccavo la profondità, Jovic faceva gol e Haller vinceva tutti i duelli aerei. Io sapevo che Haller l’avrebbe presa di testa e mi buttavo dentro. Così succede oggi con Ibra“, ha concluso Rebic.
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