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Christian Pulisic ha parlato del suo inizio di stagione al Milan in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport: “Sto iniziando a conoscere la cultura italiana ed è tutto molto bello, sono veramente felice. Poi i tifosi sono straordinari, mi hanno subito fatto sentire a casa. Tutti mi hanno aiutato ma in particolare Tomori e Giroud, che conoscevo già dal Chelsea e che mi hanno dato i consigli giusti per calarmi al meglio in questa nuova realtà “. Anche con Pioli c’è feeling: “È un ottimo allenatore, oltre a essere una persona di grande spessore. Ti stimola a dare il massimo senza farti sconti ma è pronto anche a rincuorarti e ad aiutarti quando sbagli. Sento la sua fiducia ed è qualcosa di fantastico per un giocatore. Sono davvero contento di averlo come allenatore“.
Pulisic è poi tornato sulla discussa gara Genoa–Milan: “È stata una partita veramente folle. Non mi era mai capitato di vedere un compagno andare in porta a sostituire il portiere espulso. È successo un po’ di tutto in quei minuti finali, peraltro la partita sembrava non finisse mai“. Sul suo gol vittoria: “Dopo il mio gol l’attesa per la verifica al Var è stata snervante, poi dopo un po’ inizi a essere pessimista e pensi che arriverà un epilogo negativo. Questa volta è andata bene. A mio avviso comunque è stata una decisione giusta. Ho controllato il pallone con il petto ed è scivolato sull’ascella, ma non l’ho colpito con il braccio. Da regolamento non è fallo. Quando ho segnato non ho nemmeno pensato che ci potessero essere problemi, alla fine è stato giusto convalidare il gol“.
Infine una chiusura su Giroud in porta: “Io avevo dato la mia disponibilità a compagni e allenatore per andare in porta, poi lo ha chiesto anche Giroud e il preparatore dei portieri ha pensato che fosse la scelta migliore, considerando anche la sua statura. Credo che me la sarei cavata anch’io, ma è stato meglio così, alla fine Olivier è stato straordinario“.
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