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Il Milan prima di stasera aveva vinto tutte le ultime sei gare casalinghe di Serie A contro squadre neopromosse, senza mai subire nemmeno un gol. La vittoria arriva anche contro il Monza, ma la squadra del cuore di Adriano Galliani, ex speciale della partita di San Siro, si toglie almeno lo sfizio di segnare. Finisce 4-1 e il ciclo di sette partite in ventidue giorni inizia nel migliore dei modi per i rossoneri di Stefano Pioli. Al 16′ c’è il vantaggio. Il momento di forma di Brahim Diaz è enorme, al punto che lo spagnolo bissa praticamente il gol siglato contro la Juventus. Tutto da solo, dritto per dritto, fino alla porta, evitando in ordine Barberis, Antov e infine Di Gregorio. Il Monza prova ad affacciarsi con Sensi e Carlos Augusto, ma Tatarusanu in entrambi i casi risponde presente. Al 41′ il Milan raddoppia. La firma? Brahim Diaz, con buona pace di Charles De Ketelaere, acquisto più caro del mercato estivo ma per ora relegato a riserva dell’ex Real Madrid. Assist perfetto di Origi, Diaz si gira e trova il diagonale vincente. La serata perfetta dello spagnolo termina al 53′ con una noia muscolare. L’unica nota stonata di una serata nel complesso perfetta.
Al 65′ anche Origi si affaccia alla festa. Origi ha la palla invitante dal limite, non ci pensa due volte e scaglia un tiro imprendibile sotto l’incrocio. Al 70′ Ranocchia dà la sveglia ai rossoneri con una splendida punizione. Ma più che dare la scossa ai biancorossi, il gol del 3-1 invita i rossoneri a chiuderla definitivamente. Sugli sviluppi di un errore di Antov, Theo Hernandez serve il più facile dei palloni a Leao. Aggancio e tiro vincente. Era dal 1992/93 che il Milan non vinceva almeno sette delle prime 10 partite di un campionato di Serie A nell’annata successiva alla vittoria di uno Scudetto. Segnali di approccio giusto, dopo i festeggiamenti. In quella stagione poi bissò il titolo dell’anno precedente. Pioli spera di fare lo stesso.
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