Domani alle ore 20:45, il Milan di Stefano Pioli affronterà l’Udinese con l’obiettivo di tornare al successo in campionato, obiettivo mancato nelle ultime due giornate contro Fiorentina (1-2) e Salernitana (1-1). Il tecnico ex Lazio e Inter, intervistato in conferenza stampa, ha commentato così l’incontro che attende i rossoneri. “Conosciamo i nostri avversario: l’Udinese è una squadra fisica e che cerca molto bene i propri attaccanti – ha affermato Pioli –, se i miei giocatori staranno tutti bene io schiererò la migliore formazione possibile, e sarà così fino al termine della stagione. Tonali si è già preso un turno di riposo con la Salernitana, quindi giocherà. Idem dicasi per Bennacer, la sua condizione è buona. Origi, invece, ha avuto diverse difficoltà e può dare di più rispetto a quanto fatto fino a questo momento, può essere importante perché possiede qualità diverse rispetto a Ibrahimovic e Giroud. Zlatan? Sta bene, forse giocherà”.
Non si poteva, però, non parlare del sorteggio di Champions League, che ha deciso di mettere Milan e Napoli una contro l’altro. In Serie A non c’è storia, con i partenopei che sono primi a +20 rispetto al team meneghino, ma Pioli sa che il format andata-ritorno può assottigliare la differenza tecnica che c’è tra le due compagini. “Napoli in Champions? Tutti gli avversari sarebbero stati difficili, ormai siamo tra le migliori otto d’Europa. Il Napoli è fortissimo e sta facendo meglio di noi in campionato, ma il Milan è il Milan e avrà certamente le sue possibilità di passare il turno. È stimolante affrontare il Napoli in un palcoscenico come la Champions: giocheremo per passare il turno. Spalletti? Ho un ottimo rapporto con lui, l’ho sempre considerato un ottimo allenatore. Adesso, però, dobbiamo pensare alla partita di domani e all’Udinese”.
Infine, il commento di Pioli sul nuovo assetto tattico del Milan, che da un mese a questa parte ha abbandonato la difesa a quattro e per passare al 3-4-3. “Tatticamente non stiamo giocando con un difensore in più, perché anche con la difesa a quattro mantenevamo a tratti un atteggiamento più coperto. Non è il modulo che determina la maniera in cui affrontiamo le gare, è cambiata solo una posizione in fase difensiva. L’obiettivo resta quello di subire un gol in meno rispetto a quello che riusciamo a fare. Dobbiamo essere camaleontici e saperci adattare all’avversario, poi giocare bene è l’unica cosa che conta“.