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E’ un Milan semplicemente perfetto. Lontano parente di quello visto contro Salernitana e Udinese, conscio che questa era la notte giusta, quella per spiccare di nuovo il volo in chiave scudetto. Olivier Giroud, che dopo il blitz nel derby si ripete anche al Maradona, firma una vittoria pesantissima dei rossoneri nella corsa ormai accesa al primo posto. La squadra di Pioli ritrova la vetta, le certezze, tutto quello che sembrava perso. E ora, per raggiungere quel sogno già sfumato un anno fa, servirà vincere, potrebbe non bastare perché l’Inter ha ancora il bonus della partita da recuperare. Ma questo squillo, questa vittoria, è fondamentale per dichiarare all’intero campionato che il Milan c’è. Il Napoli, invece, no: ancora una volta, nel momento della prova del nove, questa squadra dimostra una certa mancanza di personalità. Spalletti si era sfogato accusando la stampa e l’ambiente su questo argomento, stasera però non è certo un argomento a suo favore quanto visto. Una squadra che non è riuscita a creare, non ha sfruttato la spinta del pubblico, è sembrata un po’ spenta. E che probabilmente deve dire addio alla lotta scudetto, peraltro guardandosi le spalle dalla Juventus ora a meno quattro.
La squadra rossonera sfata tre tabù: è il secondo successo di fila in casa degli azzurri in Serie A come non accadeva dal 1981 e il primo in carriera di Pioli contro Spalletti, tutto grazie alla prima rete lontano da San Siro di Giroud. Chi non sfata un tabù è Osimhen mai andato a segno contro una big del nord. L’attaccante nigeriano è protagonista di uno dei due episodi da moviola in avvio di gioco. Dopo 5′ il Milan reclama un rigore per un contatto tra Bennecer e Koulibaly, poco dopo è il Napoli a protestare per un contrasto tra Kalulu e Osimhen sul fronte opposto. Orsato fa giocare, ammonisce Pioli e il var non interviene. I ritmi sono alti, nei primi 40’ l’arbitro fischia solo quattro falli totali ma estrae due volte il giallo: prima a Koulibaly, poi a Rrahmani. La sfida tra le due squadre che contano più gol da fuori area in questa Serie A si accende proprio con una conclusione dalla distanza alla mezz’ora: Leao si libera in zona centrale e conclude, ma Ospina si allunga e blocca.
Al 48’ il Milan passa in vantaggio: sul tiro cross di Calabria, c’è la zampata vincente di Giroud. La risposta del Napoli è affidata a Osimhen che riceve da Di Lorenzo e calcia ma Maignan è attento. Non c’è un attimo di respiro e le squadre si allungano. Al 53’ ci prova Bennacer con un mancino a giro che costringe Ospina all’intervento in tuffo. Al 67’ Spalletti si gioca i cambi: fuori Politano e Insigne, dentro Ounas (decisivo contro la Lazio) ed Elmas. All’85’ Osimhen impegna Maignan sul primo palo dopo una lunga progressione. L’attaccante è nervoso, è coinvolto anche in un accenno di rissa con Theo Hernandez: giallo per entrambi, il terzino salterà l’Empoli per squalifica. L’unica nota stonata di una serata perfetta per i rossoneri che ritrovano anche Ibrahimovic in campo nel recupero.
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