[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
“Non ho mai detto no senza prima parlare. Con il Milan di Berlusconi avevamo intavolato un discorso non andato a buon fine, stesso discorso con la proprietà cinese. Adesso la situazione è diversa, il Milan mi ha chiamato esponendomi il progetto e credo a questo progetto“. Queste le prime parole di Paolo Maldini come dirigente del Milan di Elliott nel corso della conferenza stampa a Casa Milan.
Con Leonardo e Scaroni al suo fianco, l’ex capitano rossonero ha spiegato nei dettagli il suo nuovo ruolo: “Progetto e ruolo sono due cose legate. Questo ruolo ha giocato un’importanza fondamentale, avere Leonardo vicino è importante. Lui conosce materia e ambiente. Mi occuperò di mercato, settore giovanile e rapporti con l’allenatore“.Â
Poi sulle motivazioni: “Leonardo è stato fondamentale, le persone fanno la differenza. Siamo amici e condivideremo questa esperienza, siamo diversi e ci completeremo. Ho incontrato la proprietà a New York e si è concluso in modo rapido“. Poi ha aggiunto: “I risultati sono chiari. Veniamo da due sesti posti, io sono arrivato oggi. Con Leo abbiamo già parlato di quel che serve. La società deve essere solida e questa lo sarà . Non ci saranno spese pazze, per parlare di mercato ci sarà tempo. Mi è stato garantito che la società è seria“.
Infine la conclusione sul rapporto con la Curva con il ricordo della contestazione il giorno dell’addio al calcio ancora impresso nella memoria: “Il mio rapporto con i tifosi è stupendo, mi amano e me lo hanno sempre dimostrato. Quello che è successo è rimasto lì e non è nei miei pensieri in questo momento. Non devo ricucire nulla, devo essere giudicato come quando ero calciatore“.