Troppi rischi, qualche fischio e la sensazione di non essere ancora guariti. Il Milan di Stefano Pioli, dopo aver battuto 4-2 lo Slavia Praga (rimasto in 10) a San Siro nell’andata degli ottavi di Europa League, si rituffa sul campionato per sfidare tra le mura amiche il sorprendente Empoli di Davide Nicola, reduce dalla prima sconfitta del 2024 contro il Cagliari. Dopo una serie di cinque trasferte consecutive senza successi in Serie A, la squadra toscana ha vinto le due più recenti, contro Salernitana e Sassuolo, e cerca altre indicazioni confortanti a Milano. Con il tecnico di Luserna San Giovanni sulla panchina, l’Empoli ha trovato solidità e compattezza, ma anche spunti offensivi con l’ex M’Baye Niang pronto a partire titolare al fianco di Nicolò Cambiaghi, il cui appuntamento con il gol è ancora rinviato dopo 14 tiri nello specchio (nessuno ha più tentativi infruttuosi in campionato). Stefano Pioli cerca una buona prestazione e una vittoria che avrebbe per lui un sapore speciale. In caso di successo sull’Empoli, l’allenatore supererebbe i 350 punti totalizzati da allenatore sulla panchina del Milan in Serie A (attualmente a 348). Non un traguardo banale, visto che coi rossoneri nell’era dei tre punti a vittoria ci è riuscito solo Carlo Ancelotti (557).
L’allenatore deve però fare a meno di due giocatori: Alessandro Florenzi e Rafa Leao, entrambi squalificati. Si scaldano quindi Davide Calabria e Noah Okafor. La difesa sarà completata da Kjaer e Thiaw con Theo Hernandez a sinistra. A centrocampo i favoriti sono Bennacer e Reijnders, mentre sulla trequarti, oltre all’ex Salisburgo, dovrebbe toccare a Pulisic e Loftus-Cheek, a supporto di Luka Jovic. Un buon esame per Okafor che pochi giorni fa ha risposto ad una domanda sul suo ruolo preferito: “Mi sento un’ala sinistra ma lì c’è Leao e devo aver pazienza“. Con il portoghese squalificato, tocca a lui. Per Okafor 5 gol in campionato, non pochi per chi è partito titolare solamente tre volte in questa Serie A. Peraltro il nuovo acquisto non è stato particolarmente fortunato, visto che ha subìto lo stesso infortunio (lesione al bicipite femorale) di Leao proprio mentre il portoghese era ai box, dovendo così saltare le sue stesse partite (Fiorentina, Frosinone e Atalanta). Adesso per lui c’è un’opportunità gigantesca in un momento in cui il Milan va a caccia di certezze. Per la pazienza e il rendimento Okafor se la merita.