“Come stiamo fisicamente da 1 a 10? Oggi 10, tra due settimane non lo so. Abbiamo lavorato bene, stiamo bene con le gambe e con la testa. Avere un periodo con una sola partita a settimana ci ha aiutato nel lavoro individuale e nella gestione dei carichi. Arriviamo molto bene a questa partita”. Lo ha detto il tecnico del Milan, Stefano Pioli in conferenza stampa alla vigilia del big match contro il Napoli a San Siro. Contro i partenopei l’allenatore rossonero toccherà quota 220 panchine in rossonero e raggiungerà Arrigo Sacchi al sesto posto nella classifica degli allenatori con più panchine nella storia del Diavolo: “Lui ha rappresentato, nella sua epoca, un allenatore fantastico, uno dei migliori, un innovatore. Raggiungerlo non può che essere gratificante, ne sono molto soddisfatto e orgoglioso”. Nel 2023 Pioli ha sfidato il Napoli di Spalletti e Garcia. Ora la squadra azzurra è guidata da Walter Mazzarri: “La qualità non cambia. Anche se non ha una grande classifica il Napoli ha numeri importanti per conclusioni, occasioni create e tiri subiti. Con Mazzarri ha cambiato qualcosa, non sappiamo se giocherà con difesa a 3 o a 4, ma rimane un avversario di qualità da affrontare con grande attenzione”.
Chance in arrivo per Bennacer: “Sta bene, è tornato dopo un piccolo infortunio in Coppa d’Africa, ed è disponibile per giocare dal 1′. La zona nevralgica è il centrocampo. Domani entrambe le squadre schiereranno giocatori bravi nell’uno contro uno. Ma dobbiamo essere compatti in mezzo al campo per sporcare le loro giocate”. Qual è il Sanremo di un allenatore? “Per il Milan essere al top significa vincere qualcosa, dobbiamo puntare a quello, la competitività in campionato e in Europa League è molto alta – aggiunge Pioli -. Ma non dobbiamo guardare troppo avanti, le stagioni si costruiscono partita dopo partita. Una canzone che ascolto? Amo la musica, non ho visto Sanremo e non ho visto Ibrahimovic (ospite della prima serata, ndr). Zlatan ha successo in qualsiasi cosa faccia e avrà successo anche da dirigente“. L’allenatore boccia l’idea del cartellino blu e dell’espulsione di 10 minuti dei giocatori: “Mi piace il ritmo, non mi piacciono le interruzioni. Penso che questa sia una situazione che possa portare a spiegazioni e perdite di tempo, non sono favorevole”.