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“Come sto? Abbastanza bene. Il peggio è passato. Ho ancora un po’ di tosse. Secca, come sente. Ho perso gusto e olfatto, speriamo tornino. È stata come un’influenza un po’ più brutta. Ma non è una normale influenza”. Paolo Maldini, dirigente e bandiera del Milan, rassicura tifosi e appassionati di calcio sulle proprie condizioni di salute dopo la scoperta di essere positivo al coronavirus. L’ex difensore descrive le sensazioni che prova chi contrae il Covid-19: “In cosa è diversa? Guardi, io conosco il mio corpo. Un atleta conosce se stesso. I dolori sono particolarmente forti. E poi senti come una stretta al petto… È un virus nuovo. Il fisico combatte contro un nemico che non conosce. Da chi l’ho preso? Non lo so. Mia moglie ha avuto un’influenza molto lunga, molto strana, è stata tre settimane a letto”. Anche il figlio Daniel è risultato positivo al coronavirus: “Anche lui vive con noi, anche lui ha dolori e febbre. Ma è talmente giovane… Mi pare che in famiglia sia quello che l’abbia presa in forma più leggera. Mia moglie e Christian hanno fatto il tampone e sono negativi. Ma siamo convinti che pure loro abbiano preso il virus, e ne siano già usciti”.
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E sulla ripartenza del campionato, il dirigente rossonero ammette di non avere le idee chiare per quanto riguarda una data: “Quando ripartirà il calcio? Un finale di campionato ci deve essere, e ci sarà. Ma quando non possiamo dirlo ora. Capisco che per la gente sarebbe uno svago prezioso. Ma nel calcio è impossibile non soltanto giocare, ma pure allenarsi senza contatto. E poi è giusto mettere tutte le squadre sullo stesso piano. Le Olimpiadi di Tokyo, invece, vanno rinviate”.
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