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L’eliminazione dalla Champions “è stata una delusione, anche per il tipo di partita che abbiamo fatto. Ci manca uno step, forse due: il Liverpool è anche mentalità e questa si costruisce nel tempo. Sappiamo di non essere lì ma anche di essere sulla strada giusta”. Paolo Maldini, direttore dell’area tecnica del Milan, torna sul flop in Europa dei rossoneri. “Il girone era difficile ma se avessimo pareggiato l’andata con l’Atletico ci saremmo qualificati – continua a Sky Sport – Ma è anche vero che abbiamo vinto una sola partita e questo è un dato significativo“.
La differenza di fatturato pesa perchè “è quasi matematico che se hai ricavi alti puoi avere una rosa più competitiva. Per arrivare lì devi essere un pochino creativo, noi abbiamo percorso l’unica strada sostenibile e secondo me non siamo così lontani. Erano anche sette anni che non giocavamo in Champions e siamo finiti in quel girone perchè eravamo in quarta fascia e questo è un risultato del passato”. Quando parla di mentalità , Maldini intende “riuscire a gestire le tre partite settimanali, gestire la pressione. Sono cose che si acquisiscono col tempo, è stata una lezione. Premier superiore? Negli anni Novanta eravamo noi il campionato inglese di adesso ma Liverpool e City sono una cosa, dallo United in giù un’altra, lo ha dimostrato il Napoli col Leicester o noi l’anno scorso che ce la siamo giocata con lo United”.
Per quanto riguarda il mercato di gennaio e la ricerca di un sostituto di Kjaer, “si dicono tante cose, il 10% delle quali si avvicina a una realtà che ancora non conosciamo. Stiamo valutando, se ci fosse la possibilità , di prendere un giocatore pronto o magari per la prossima stagione, non è detto che si possa trovare. Ma al di là della Coppa d’Africa, che ci farà perdere tre giocatori per non so quante partite, avendo comunque solo campionato e coppa Italia riteniamo la squadra competitiva”, ha concluso.
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