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“Si deve provare a finire il campionato di calcio, perché il calcio è un’azienda, ha un indotto di quasi cinque miliardi, ha un’importanza non solo economica ma anche sociale. C’è la necessità di provarci, pensando anche agli altri sport che spesso sono sostenuti dagli introiti del calcio stesso. Dobbiamo mettere in sicurezza i calciatori e coloro che operano affinché le partite si svolgano“. Lo ha dichiarato il direttore tecnico del Milan Paolo Maldini, in collegamento con la trasmissione “Che tempo che fa” su Rai 2. L’ex calciatore dei rossoneri e della Nazionale ha poi commentato una delle misure del Protocollo per la ripresa degli allenamenti di gruppo: “Dopo aver fatto 60 giorni di lockdown, mandare gruppi di 25-30 persone in ritiro per altri due mesi non sta né in cielo né in terra e provocherebbe altri infortuni. Bisogna dare la giusta importanza alla salute mentale dei giocatori“.
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“Mettere insieme le parti è incredibilmente complicato. Se ci fosse un solo tavolo formato dalle tre parti interessate sarebbe di gran lunga più semplice trovare una soluzione e ripartire. Al contrario, l’idea generale ben chiara che c’è va trasferita alla Figc e poi a sua volta al Governo” ha affermato Maldini, che poi si è lasciato andare ad un pronostico sull’esito della stagione 2019/2020: “Chi vince il campionato? Per la legge dei grandi numeri direi Lazio: la Juve ha fatto man bassa negli ultimi otto anni, prima o poi arriverà il momento“. Infine, il direttore tecnico del Milan ha parlato del suo futuro legato alla società rossonera: “E’ difficile che la storia della mia famiglia con questi colori abbia mai una fine. Va avanti da moltissimo tempo“.
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