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Quando si scomodano i grandi della storia, qualcosa di buono la si sta facendo. A maggior ragione se al centro della questione ci sono i numeri e non le opinioni. Le seconde si discutono, i primi spesso hanno il fascino dell’autorevolezza. Ad aprile 2022 Mike Maignan si spinse fino a 568 minuti con la porta inviolata, minacciando di insidiare i primati di Buffon (record assoluto con 973 minuti) e Seba Rossi (record rossonero) con 929. Non solo. A campionato concluso, il francese risultava essere l’estremo difensore con la percentuale di parate più alta (79.4%). E, come se non bastasse, con il rigore parato a Berardi ad agosto, Maignan ha fatto segnare la percentuale migliore dagli undici metri dal 2015/16 nei top 5 campionati. Nella stagione in corso, il Milan ha giocato solo due partite su sette di Champions League e sette su ventitrè di campionato con il suo portiere. Ha vissuto e superato crisi, uscendone senza di lui. A cinque mesi dall’infortunio (con relative ricadute) che lo hanno costretto a stare fuori dal campo, Maignan ritrova il suo posto tra i pali per una sfida che non può essere banale. Milan contro Atalanta nel passato recente è stata una caduta rovinosa che ha dato la scossa mentale ai rossoneri, ma ha rapppresentato anche il match decisivo per il ritorno in Champions League e quello che ha dato lo slancio decisivo per la vittoria dello Scudetto.
La partita contro i bergamaschi della 24esima giornata è segnata dal ritorno tra i pali del portiere ex Lille e anche di Zlatan Ibrahimovic, che “è a disposizione per giocare”, come ha reso noto Pioli. L’allenatore rossonero ha speso parole importanti per Tatarusanu, ma è innegabile che senza Maignan il Milan abbia pagato l’assenza dell’autorevolezza tra i pali del suo portiere titolare. Solo Cremonese (sette) ed Empoli (sei) hanno subito più gol su sviluppo di calcio d’angolo di Milan (e Atalanta, 5) in questa stagione di Serie A. Difficile sia un caso. Ora Maignan vuole gustarsi a pieno il Milan. E viceversa. L’Atalanta è il primo esame, poi la Fiorentina e il Tottenham. In Champions League contro gli Spurs non ci sarà Hugo Lloris, infortunato e fresco di addio alla Nazionale. Maignan, dopo aver rinunciato al Mondiale, vuole prendersi rivincite anche con la Francia. Queste partite saranno quindi anche un messaggio prezioso a Deschamps in vista delle convocazioni e delle scelte per le sfide di qualificazioni europee. E col Tottenham, oltre ai quarti di finale, in palio potrebbe esserci anche il passaggio di consegne tra i pali dei Bleus.
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