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Sono oltre trenta le pagine di motivazioni a margine della sentenza dell’adjudicatory chamber della Uefa che ha estromesso il Milan dalla prossima Europa League. Secondo quanto riporta ‘La Gazzetta dello Sport’ i dubbi del principale organismo europeo riguardano la credibilità della proprietà e dei business plan presentati, soprattutto sui ricavi provenienti dalla Cina. Tra i termini utilizzati dalla Uefa spicca quello di ‘Credibility’. C’è quindi un elemento ulteriore oltre al rosso in bilancio del triennio 2014-2017.
Il Milan prepara la memoria difensiva da presentare in sede Tas con la speranza che a Losanna il ricorso abbia successo. E chissà che un cambio di proprietà (Commisso si avvicina) non possa dare una mano al club rossonero per ribaltare la sentenza Uefa.