“L’espulsione? Un ragazzo ha fatto un gesto che a persone più anziane non si fa. Ibrahimovic lo ha portato a chiedere scusa. Saelemaekers? Sì, ma nulla di particolare. Sono cose da campo”. Così Maurizio Sarri, tecnico della Lazio, ha commentato il cartellino rosso nei suoi confronti dopo la sconfitta per 2-0 sul Milan. Sulle critiche conferite a Immobile con la maglia della Nazionale: “L’Italia ha vinto Mondiali con giocatori che hanno fatto meno gol di lui – prosegue l’allenatore a DAZN – Ciro è difficilmente attaccabile, anzi inattaccabile. Ma forse i numeri contano meno per qualcuno”.
Sul modo interpretare la gara: “Se diventi attendista, poi la palla in mezzo ti filtra per forza. Se fossimo andati a pressare di più, gli uomini tra le linee sarebbero stati di meno. Cambiando il modo di giocare, cambia anche il modo di pensare. La squadra deve avere coraggio e difendere nella metà campo avversaria. Se dobbiamo perdere non giocando il nostro calcio diventa più pesante”. La pausa per le Nazionali ha avuto il suo peso secondo Sarri: “Quando si ritorna da una sosta c’è sempre un’incognita. E’ strano, si hanno due obiettivi diversi e i giocatori tornano a 48 ore dalla partita. Ci sono problematiche mentali in questo senso. Bisogna essere lucidi e capire che sto chiedendo cose diverse da quelle a cui erano abituati”, conclude.