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Kakhaber Kaladze è stato protagonista di un Milan straordinario, entrato nella storia nei primi anni 2000. L’ex difensore rossonero ha così esordito nel corso di una diretta Instagram in compagnia di Carlo Pellegatti, parlando della sua esperienza a Milano: “Maldini era il mio idolo da bambino, avevo il suo poster in camera. Era un grande campione, così come Nesta. Giocare con questi grandi campioni è stato meraviglioso. Uno dei segreti della grande squadre è che devi sempre puntare a migliorare. Ogni giorno dovevi lottare per essere titolare. Ho avuto momenti difficili, ma non ho mai abbassato la testa e ho cercato di dare sempre il massimo“.
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In seguito Kaladze ha offerto un suo commento sul derby di Champions League nel 2003 contro l’Inter e della successiva finale contro la Juventus: “Contro l’Inter c’era una tensione incredibile, non sono state partite facili. La nostra forza però era che sapevamo preparare bene i big match. Magari contro le piccole facevamo più fatica, ma in Champions abbiamo fatto grandi cose. Contro la Juventus non avrei dovuto essere rigorista, ma mancavano tiratori e dunque mi sono proposto di tirarlo. Quando stavo per calciare, la palla si è mossa leggermente in avanti e io mi sono un po’ distratto a guardarla. Per fortuna, nonostante il mio errore, alla fine abbiamo vinto la coppa“.
In chiusura il georgiano ha ricordato il cupo momento della finale di Istanbul, nel 2005: “Eravamo disperati dopo Istanbul, ma successivamente abbiamo trovato la forza per vincere ancora. Non è vero che abbiamo festeggiato all’intervallo. Anzi, Ancelotti ci disse di stare attenti perché la partita non era ancora conclusa“.
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