Serie A

Milan, Kakà: “Milano è la mia seconda casa, brutto vedere la città vuota”

Kakà - gowestphoto - CC-BY-2.0
Milano è la mia seconda casa, è molto brutto e difficile vedere la città vuota, triste, arrivano notizie molto pesanti“. Esordisce così Ricardo Kakà ai microfoni di Sky Sport 24. Il brasiliano ha nel cuore la maglia rossonera, ma anche la città di Milano, duramente colpita dall’emergenza coronavirus: “Mi tengo in contatto con gli amici che vivono a Milano, mi auguro che tutto questo possa finire prima possibile per rivedere la città viva, felice, con le persone in giro a discutere di calcio e a parlare di Milan e Inter, auguro questo a tutti i milanesi“. Kakà si è poi tuffato nel passato, ripercorrendo i suoi anni da giocatore del Milan: “Sono stati tanti in 7 anni, difficile scegliere un momento, mi viene in mente la balconata con il Pallone d’Oro al Duomo, il giro in città per i festeggiamenti dopo la Champions, ma anche quando i tifosi vennero sotto casa mia a cantare “Non si vende Kaka” quando c’era un’importante offerta per me da parte del Manchester City“.

Tornando a parlare dell’emergenza sanitaria, Kakà commenta l’immagine del Papa in una Piazza San Pietro deserta, diventata simbolo del difficile periodo che stiamo vivendo: “L’immagine di lui che prega da solo è stata veramente dura e triste. Una piazza che solitamente è piena di gente, con tanta fede e tanta speranza. Però deve essere anche un grande momento di riflessione su questa situazione complicata“. “Ognuno, anche se è da solo in casa, deve provare ad aprire il suo cuore e deve capire che anche se è difficile da comprendere e da vedere c’è sempre un Dio che ci guarda e che ci ama” prosegue il brasiliano, “Lui è sempre lì, dove noi lo abbiamo lasciato, questo vuol dire l’immagine del Papa che prega solo. Deve essere un momento di grande riflessione per tutti noi“. “Mi avete sempre dato tanto affetto e ve ne sono grato, vi sono vicino in questo momento difficile, sono con voi, forza Italia” è il messaggio conclusivo di Kakà a tutti gli italiani.

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