“La Juventus è di un altro pianeta, è stata nettamente più forte del Manchester e con il Barcellona è la squadra migliore al mondo. CR7 ha dato maggiore mentalità, grandissima tecnica. Noi con tutti i problemi che abbiamo ce la giocheremo a testa alta, nel calcio può succedere di tutto“. Queste le dichiarazioni di Gennaro Gattuso alla vigilia di Milan-Juventus, posticipo della dodicesima giornata del campionato 2018-19 della Serie A. Il tecnico rossonero ha elogiato la Juventus senza tirarsi indietro nella sfida: “Noi dovremo fare la nostra partita, essere bravi a livello tattico e essere bravi a concedere poco. Hanno tante soluzioni, da parte mia non sono d’accordo con chi dice che non abbiamo nulla da perdere. Quando indossi una maglia come la nostra hai sempre qualcosa da perdere, dobbiamo farci trovare pronti, fare la nostra partita davanti a 70 mila persone. Non partiamo sicuramente sconfitta, sarà una partita 11 contro 11 e l’affronteremo con grande voglia e con grande senso d’appartenenza“.
Su Gonzalo Higuain: “Gli consiglio di giocare serenamente perché lui si innervosisce facilmente. Lui è un grandissimo campione, è un giocatore che sta facendo di tutto per esserci. Non è al massimo però se la deve lottare con tutti i componenti della squadra“. Sulla crescita di Alessio Romagnoli: “Romagnoli non lo vedo cresciuto solo perché ha fatto due gol ma per le prestazioni che sta facendo. Per me non contano i gol che ha fatto, è normale che ci faccia piacere, ma per me conta come sta giocando. La fascia da capitano lo ha responsabilizzato, è da tanti anni che si dice che può diventare un campione. Deve continuare a lavorare, con serietà. La fortuna di Romagnoli è stata l’arrivo di Bonucci perché lui gli ha lasciato qualcosa, non mi vorrei sbagliare ma il fatto di avere accanto un giocatore come Bonucci a livello professionale lo ha aiutato tantissimo“. Poi un commento sul gesto di Jose Mourinho all’Allianz Stadium: “Ho fatto di peggio nella mia carriera, non posso dire cosa può fare o no. Ognuno di noi ha un carattere, ha delle pulsazioni diverse. Penso che le parole di Spalletti sono state giuste: il leone quando dorme bisogna farlo dormire. In carriera lui ha avuto delle offese, ma va bene così. Sentire le offese per 90 minuti che tua mamma è una buona donna o che tua moglie è una buona a nulla, non è l’ideale“.