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L’ex direttore sportivo del Milan, Massimiliano Mirabelli, ha affrontato in un’intervista il tema spinoso del rinnovo di Gianluigi Donnarumma con il club rossonero, al momento lontano per via della richiesta di Raiola di ben dodici milioni di ingaggio. All’epoca proprio Mirabelli fu protagonista del discusso primo rinnovo del classe 1999 con il Diavolo, ma ora è molto critico: “Non capisco come il Milan sia arrivato a questa situazione. I tempi sono sbagliati, è assurdo trattare adesso. Il contratto andava rinnovato due stagioni fa, è l’abc del calcio. I rossoneri hanno commesso un errore grave. Quando ho fatto rinnovare Gigio, ho curato la trattativa nei minimi dettagli. Il portiere pubblicava post sui social e poco dopo venivano tolti. Perché? Semplice, Mino Raiola glieli faceva scrivere, io glieli facevo cancellare. Il momento decisivo della trattativa è stato l’atto finale. Eravamo con Gigio, la sua famiglia e i suoi agenti. Raiola si alza e dice: ‘Non firmare, ce ne andiamo’. Appena i manager escono, Gigio prende la biro e prolunga il contratto. Senza la presenza di Mino”.
La proposta è quella di boicottare il potente agente Fifa: “Raiola è stato bravo, ha già vinto arrivando a questa situazione. Ha il coltello dalla parte del manico, ma se fossi al Milan lo metterei con le spalle al muro. Gli farei un bel discorsetto, dicendogli che Gigio è un capitale intoccabile. O rinnova o il Milan non avrà più in rosa calciatori di Mino Raiola. Ci vuole coraggio, ma in questa situazione è l’unico modo. E il Milan deve farsi rispettare”.
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