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“Sto bene, miglioro giorno dopo giorno, seguo il protocollo che ci siamo dati. Non c’è un calendario stabilito per il rientro: sono esperto di gestione degli infortuni, sbaglierei a fissare una data precisa”. Lo ha detto Zlatan Ibrahimovic nell’intervista alla “Gazzetta dello Sport”. Non sono ancora chiare le tempistiche relative al suo ritorno in campo, ma il peggio sembra essere alle spalle e si può guardare con ottimismo al 2023. Ibra però parla da leader: “Non posso andare in campo solo perché mi chiamo Ibrahimovic e magari passare una partita a camminare. Se ci sono, devo incidere: altrimenti meglio panchina o tribuna. Non ho più l’ego di dieci anni fa. Oggi sono diverso, più maturo, più responsabile: mi metto a disposizione dei più giovani e dell’allenatore, è lui che decide. Non penso più di poter fare tutto da solo: rispetto ogni scelta, anche se non mi dovesse premiare”. Lo scenario legato al ritiro è lontano: “Sento ancora l’adrenalina, l’emozione del pubblico, l’odore del campo. E non mi accontento, voglio sempre fare di più. Così mi sento vivo. Ho scelto di operarmi non solo per poter andare avanti a giocare ma anche per stare bene: negli ultimi sei mesi della scorsa stagione ho sofferto tantissimo, in silenzio. Non volevo dirlo per non portare negatività sulla squadra”.
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