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Olivier Giroud ha rilasciato una lunga intervista al The Guardian. Queste le parole principali del nuovo attaccante del Milan: “Non credo che mi ritirerò mai dalla Nazionale. Se il tecnico avrà bisogno di me, ci sarò. Non ho mai chiesto a Lampard di giocare quando ero al Chelsea: ero frustrato ma cercavo di fare del mio meglio per raggiungere l’obiettivo. Quando dovevo partire gli dissi ‘sono la terza scelta, lasciami andare’ ma mi rispose che mi avrebbe dato una possibilità. Ho segnato otto reti in undici partite. Lo stesso vale con la Nazionale ma sono concentrato al 100% sul Milan e sul far bene col mio club”.
Sulle critiche ricevute: “Quando le persone ti criticano, la maggior parte delle volte è dietro un computer o un account di social media. Non guardo molto di quello che si dice su di me. So quando ho giocato bene e quando non sto andando bene. Quando leggi le cose, devi sapere cosa tirare fuori dal messaggio: la cosa più importante è cogliere le cose positive che puoi fare, non prestare troppa attenzione al negativo”.
Giroud ha poi gettato acqua sul fuoco sul litigio con il compagno di nazionale Mbappè: “E’ stata una cosa piccola. E’ rimasto un po’ turbato per un paio di giorni anche se gli ho spiegato che non gli stavo puntando il dito contro. Non volevo essere duro con nessuno. Avevo appena risposto a una domanda in cui un giornalista mi ha detto dopo la partita, i media hanno cercato di renderlo più grande e dicono che ha rovinato l’atmosfera tra la squadra. Ma dai!”.
Infine il suo rapporto con la fede: “Credo nella storia di Gesù nella Bibbia e che è per portarci più umiltà. La sofferenza è una parte fondamentale della vita. Costruisce la tua personalità come essere umano. Ecco da dove viene la mia forza mentale. Ho sempre dovuto affrontare delle difficoltà, come tutti nella vita. Niente è facile nella vita, devi afferrarlo ed uscire dalla tua zona di comfort. La mia fede mi ha aiutato ogni singolo giorno, in particolare quando dovevo prendere decisioni importanti. Ad esempio, puoi capire dal mio libro perché non sono andato all’Everton e perché sono rimasto al Chelsea invece di firmare per l’Inter. Una cosa che ti dirò è che Dio ha un piano per ogni singola persona sulla Terra”.
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