Serie A

Milan, Fonseca: “Rapporto con Leao buono, se gioca come a Madrid potremmo vederlo in panchina più spesso. Domani Camarda titolare”

Paulo Fonseca
Paulo Fonseca, Milan - Foto Fabrizio Carabelli/IPA Sport

L’allenatore del Milan, Paulo Fonseca, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della trasferta di Cagliari. Inevitabili però le domande sull’impresa di Madrid: “Le partite come quella del Bernabeu sono una grande motivazione per i giocatori: arrivano più motivati rispetto alle altre, questo è il motivo per cui sono più preoccupato oggi per il Cagliari che contro il Real. È importante confermare le cose buone che abbiamo fatto, con lo stesso spirito, ma è importante anche capire che a Cagliari sarà una partita diversa. Ovviamente una vittoria del genere porta più fiducia ai giocatori, ma come ho detto tutte le partite sono importanti. Domani non possiamo perdere punti, anche la vittoria contro il Real perderebbe di valore se non riuscissimo a battere il Cagliari“.

Focus poi su Leao: “Domani giocherà dal 1′. Ha fatto una buona partita col Real, ma gli ho detto che può fare ancora meglio. Domani non ci sarà quello spazio, ci saranno marcature individuali, ma mi aspetto che Rafa possa giocare allo stesso livello. Il mio rapporto con lui è sempre stato buono, ho cercato una strategia e mi sembra che ora sta avendo qualche effetto. Non ho mai avuto problemi con lui, ha sempre accettato bene le situazioni. Ha avuto una reazione e per me va tutto bene, mi aspetto che possa continuare così. Se gli effetti sono questi potremo vederlo anche più volte in panchina“, afferma ridendo il tecnico rossonero. Poi ancora su qualche singolo, a partire da Musah: “Il successo delle squadre si crea con giocatori come lui, è molto importante. Aveva fatto bene contro il Napoli, gli ho chiesto un altro ruolo ed ha fatto di nuovo bene. Lui è sempre pronto a sacrificarsi per la squadra, per me è stato un giocatore decisivo contro il Real. Non ho parlato di lui perché arrivano solo domande su Leao“.

Fonseca ha poi spiegato che Morata non ci sarà a Cagliari: “È stata una situazione strana: in un primo momento mai avrei pensato ad un problema così. Sta bene ma non è pronto, non può giocare domani“. Poi una frecciatina al CT spagnolo de la Fuente, che lo ha convocato per la pausa nazionali: “C’è un protocollo che dice che il giocatore si deve fermare 10 giorni, funziona così dopo una contusione. Non so come il CT della Spagna possa dire che gioca. Morata deve stare fermo 10 giorni, è un fatto obbligatorio“. Poi l’annuncio sorprendente sul suo sostituto dal 1′, ovvero il classe 2008 Francesco Camarda: “Per me non è una cosa sorprendente, è un ragazzo che lavora tutti i giorni con noi. I giocatori per me non hanno età, hanno qualità, e lui lo dimostra in tutti gli allenamenti. Morata ha un ruolo molto specifico, non è solo l’attaccante, ma sblocca una linea di passaggio tra Pulisic e Reijnders. Camarda in questo momento è più pronto di Abraham per fare questo ruolo, e ho totale fiducia in lui: non è un ragazzo che ha paura, arriva qui e mi sembra uno di 25 anni. Dopo il problema di Morata io non ho avuto neanche un dubbio su chi doveva giocare al suo posto“.

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