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Il calciatore del Milan, Alessandro Florenzi, ha parlato agli studenti della European School of Economics di Firenze. Ecco le sue parole: “Il sacrificio per la mia professione e per lo sport in generale è fondamentale. Nel calcio se tu perdi il pallone ci sono altre 10 persone che sono disposte a sacrificarsi per far sì che il pallone torni alla squadra. Quando poi hai la fortuna di fare un lavoro che è la tua passione diventa tutto più facile. Il sacrificio è anche quando, per gente come noi, hai un infortunio grave, e su questo non c’è persona che possa spiegare meglio di me. Non so come dire agli studenti cosa vuol dire stare fuori, è come se dopo aver studiato tanto perdete la voce prima dell’esame”.
E ancora: “E non è facile nei momenti successivi ad un infortunio guardarsi dentro, capire cos’è che non va capire cosa puoi fare per migliorare e far sì che questo non accada più. La cosa importante oltre a tutto quello che tu fai, è stare bene mentalmente. Per stare bene mentalmente devi avere delle persone che ti aiutano. Nel mondo del calcio più si alza il livello e più si alza il livello mentale che devi avere per restare in alto, posso elencarvi tantissimi giocatori che sono più veloci di me, più tecnici di me, ma che non hanno la mia testa. O quanto meno non sono riusciti a far valere le loro qualità a lungo. Per restare lì in alto ci vuole sacrificio, dentro e fuori dal mondo dal lavoro e vi assicuro che è più difficile mantenere fuori quello fuori”.
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