Al termine di una sessione di mercato invernale che lo aveva visto vicinissimo al Monza, Francesco Camarda è rimasto al Milan. Su di lui si è esposto in prima persona Zlatan Ibrahimovic, che ha bloccato il suo trasferimento in prestito ai brianzoli quando ormai tutto sembrava fatto, come ha dichiarato lo stesso presidente dei biancorossi Adriano Galliani. Ibra ha deciso che per la crescita del ragazzo era meglio rimanere in rossonero e allenarsi a Milanello con giocatori di calibro internazionale piuttosto che andare in una squadra che ha bisogno di risultati subito per cercare di evitare una retrocessione che si avvicina sempre di più giornata dopo giornata.
Camarda è un giocatore dal sicuro avvenire, il primo classe 2008 a debuttare in Serie A, e molto probabilmente farà parlare di sé in futuro anche in ambito internazionale. Ora però a soli 16 anni non gli si può di certo chiedere di entrare ed essere decisivo, ma anzi per il Milan è un patrimonio che va tutelato; l’imperativo dunque è quello di lasciarlo crescere con tutta la facoltà di sbagliare e con meno attenzioni possibili, cosa comunque difficile per uno che a questa età ha già mosso i primi passi nel mondo del professionismo. In questo senso buttarlo subito nella mischia in un Monza ultimo in classifica e in cerca di una svolta per raddrizzare la stagione avrebbe potuto essere anche controproducente per Camarda, e rimanere al Milan potrebbe essere una scelta saggia. A questo punto però si aprono altri quesiti.
Quanto spazio per Camarda al Milan?
Il mercato dei rossoneri però negli ultimi giorni ha regalato a Conceicao diversi innesti, soprattutto per quanto riguarda il reparto offensivo. Sono arrivati infatti Santiago Gimenez come sostituto naturale di Alvaro Morata (che ha lasciato per andare al Galatasaray), e il messicano sarà titolare inamovibile, e nelle ultime ore disponibili anche Joao Felix, portoghese come l’allenatore e Leao e che ha fortemente voluto il Milan. Rimane da capire con che schieramento giocherà l’ex tecnico del Porto, ma uno con il curriculum di Felix difficilmente si accontenterà di rimanere in panchina, anche considerando il tenore delle ultime squadre in cui ha giocato.
C’è poi Tammy Abraham, impiegato come titolare nel derby e che quando chiamato in causa ha sempre dato il massimo. Il centravanti inglese, in prestito dalla Roma, non è certo un cecchino in area di rigore, ma più un giocatore di manovra disposto anche a sacrificarsi per la squadra, e che può dunque fare molto comodo all’occorrenza. Con questi tre giocatori davanti nelle gerarchie, non sarà facile per Camarda ritagliarsi dei minuti: il classe 2008 ha tutta la stima di Conceicao, che anche nel derby non ha esitato a mandarlo in campo, però con i nuovi a disposizione il dubbio su quanto spazio possa avere l’attaccante delle nazionali giovanili italiane rimane.
La sponda del Milan Futuro potrà aiutare
La scelta di restare al Milan potrebbe comportare per Camarda una limitazione importante di minutaggio, ma a questo proposito entra in soccorso la squadra satellite del Milan Futuro, che milita nel girone B della Serie C. L’idea alla base della creazione della squadra è quella di dare spazio in ambito professionistico ai giovani della primavera, in modo che imparino subito cosa vuol dire giocare nel mondo dei grandi e non più contro i pari età. L’impatto dei rossoneri nella categoria però è stato tutt’altro che facile, e la squadra allenata dall’ex Daniele Bonera si trova attualmente al terzultimo posto con soli 22 punti in 25 partite, in piena zona play-out.
Lo stesso Camarda quando è stato chiamato in causa in Serie C non ha mostrato la miglior versione di sé, non agevolato inoltre dal contesto; per lui un gol (su rigore alla seconda giornata) in nove presenze totali, l’ultima delle quali risalente a fine dicembre. Da lì in poi ha giocato in pianta stabile in prima squadra, collezionando minuti da subentrato nella massima serie e prima ancora anche in Champions League. Se il suo minutaggio agli ordini di Conceicao dovesse ridursi però, potrebbe tornare in auge l’opzione Milan Futuro, con cui potrebbe giocare e mettere in campo quanto appreso negli ultimi mesi a contatto con Leao e compagni.