“E’ troppo lungo il periodo senza vittorie, il secondo posto è un obiettivo importante e ancora del tutto non conquistato, dobbiamo tornare a vincere, per orgoglio, per rispetto verso club e tifosi”. Lo ha detto Stefano Pioli, in apertura di conferenza stampa alla vigilia di Milan-Cagliari. Il tecnico poi si è soffermato ancora una volta sulla situazione al momento nello spogliatoio: “Non mi dà fastidio che si continui a parlare del mio futuro o di altre situazioni, mi darebbe fastidio se la squadra non avesse le giuste motivazioni per finire bene il campionato, è l’unica cosa che mi interessa. Come sto io non conta, sono concentrato per queste ultime partite. Poi a fine campionato incontrerò il club e si discuterà di quello che sarà il nostro futuro”.
Sulla partita: “Ranieri è un grandissimo allenatore che ho avuto la fortuna di avere da calciatore. Ho avuto tre maestri: Trapattoni, Bagnoli e Claudio. E’ un top in tutto, come capacità di motivare, capacità di allenare. Ha fatto un grandissimo lavoro ovunque, sa quanto lo stimi. Il Cagliari è una squadra che non palleggia tanto, prova a verticalizzare. In difesa dipende dalle partite, a volte aspetta, altre meno. Noi dovremo essere in grado di leggere le situazioni”.
“Il club ha dimostrato in questi anni di saper lavorare e poter essere ambizioso, tutti insieme cerchiamo ora di finire bene il campionato e poi darà le risposte giuste al momento opportuno”, ha aggiunto Pioli. “Le parole di Maldini? Non devo essere io a commentare. In generale i meriti e i demeriti di una stagione vanno condivisi fra allenatore, club e giocatori, gli artefici dei risultati positivi e negativi. De Ketelaere? Lo scorso anno ha sofferto la novità, quest’anno si è trovato con maggiore esperienza e in un ruolo più adato alle sue caratteristiche. Cambiargli ruolo lo scorso anno? No, avevamo altri progetti”.
“Mi avevano preso in giro quando avevo indicato l’Atalanta fra le favorite per l’Europa League… Eppure non credo che siamo lontani da Roma e Atalanta, i rimpianti di quest’anno sono le due partite con la Roma. Solo un anno fa siamo arrivati in semifinale di Champions, il fatto di essere stati eliminati dall’Inter aveva però fatto diminuire l’importanza di aver raggiunto un traguardo così importante”, conclude.