Il tecnico del Milan, Stefano Pioli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Bologna, valevole per la 31esima giornata di Serie A: “Ciò che abbiamo fatto fino ad oggi non conta. Ci aspettano 8 partite decisive e pretendo il massimo da tutti. Come ha detto giustamente Tomori, stiamo vivendo una tensione positiva. Ma solo se continuiamo a divertirci riusciremo a giocare bene. Il momento più alto della mia carriera non è ancora arrivato, ma lavoro per far sì che arrivi presto. Quando si lavora bene, il merito per il primato non è dell’allenatore né del singolo componente ma di tutti. Adesso finiamo la stagione, poi tireremo le somme“.
In merito allo stop per le nazionali, Pioli ha detto: “I ragazzi sono tornati dalla sosta con umori differenti, ma li ho trovati tutti bene. Ibrahimovic sarà disponibile. Non credo che la sosta cambi gli equilibri. Il calendario sarà ostico per tutti. La squadra comunque è pronta ed in salute. Il mio unico dubbio è a centrocampo, ma stanno tutti bene. Ogni giocatore meriterebbe di giocare, sarà importante indovinare i cambi. Giocare per ultimi? Non cambia nulla, né tantomeno l’approccio alla partita. Rispettiamo il calendario e rimaniamo concentrati“.
Il tecnico dei rossoneri ha poi analizzato l’avversario, ovvero il Bologna: “Mi aspetto una squadra aggressiva, non è nella sua mentalità aspettare l’avversario. Mi dispiace moltissimo non poter sfidare Mihajlovic, ma sono sicuro che lo ritroverò. Ha una forza unica e la sua squadra sarà molto motivata. Non sono spaventato dalla partita. Spero che la squadra riesca a mettere in campo le sue qualità. Sarà necessario giocare con attenzione, sia in fase difensiva che offensiva“.
Infine, Pioli ha parlato dei singoli: “Giroud sta bene e mi fa piacere per lui. Theo Hernandez è diventato un calciatore completo, ma deve adattarsi al modo in cui gioca la squadra, a prescindere dal fatto che sia il Milan o la Francia. Rebic da trequartista lo escludo. Potrebbe giocare a destra, ma a lui non piace molto”.