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Blue Skye chiede un provvedimento d’urgenza per inibire la “esecuzione” degli accordi sulla cessione del Milan. Come fa sapere l’Ansa, è stato depositato un ricorso d’urgenza presso la Sezione specializzata in materia di impresa del Tribunale di Milano della società lussemburghese Blue Skye. La società , ex socio di minoranza nella gestione del Milan, ha chiesto, in sostanza, di bloccare la vendita del club rossonero dal fondo Elliott a RedBird di Gerry Cardinale, il cui closing è stato perfezionato a fine agosto. Blue Skye e la sua controllante Luxembourg Investment Company contestano di non aver l’impossibilità di ottenere alcuna “informazione su questa vendita, alla quale erano direttamente interessate”.
Il ricorso sarà discusso domani in un’udienza davanti al giudice Angelo Mambriani. Come si legge nell’atto firmato dagli avvocati Maurizio Traverso, Emanuele Breggia e Federico Cerboni, Blue Skye e la sua controllante, che entrarono nel 2017 in Project Redblack (società costituita per l’operazione di investimento nel Milan) viene contestata una “condotta fraudolenta” nella vendita della società rossonera da Elliott a RedBird. E chiedono nel merito la “nullità radicale ed inefficacia di tutti gli atti” e prima di tutto dell’accordo del 26 maggio scorso “per l’acquisto delle azioni” tra Elliott e il fondo di Cardinale.
Secondo Blue Skye all’esito dell’operazione di vendita “il Gruppo Elliott resterà con importanti interessenze post cessione nel Milan (tra il 30 e il 49%)“, mentre le società lussemburghesi “originarie partner, resteranno socie di una società senza l’unico asset”, ossia il Milan, “e non in grado di fronteggiare il rimborso dei propri debiti”. La cessione inoltre “contrasta con le norme dell’ordinamento Uefa”, poiché “consentirà al Gruppo Elliott di mantenere, illegittimamente e con rischi assai gravi per il Milan in termini di sanzioni, il controllo e/o la notevole influenza su due squadre iscritte alle competizioni europee“, con un riferimento al Lille. La cessione delle azioni del Milan, insistono ancora i legali, “è stata decisa in tempi rapidissimi e senza le usuali cautele per massimizzarne il valore (gara tra vari offerenti, esame del potenziale acquirente)“. E “in modo abnorme e opaco – concludono – in grave violazione di legge, col fine di tenere” Blue Skye e la sua controllante “all’oscuro di tutto”.
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