Tra i tanti delusi dell’avvio di stagione del Milan di Vincenzo Montella in Serie A 2017-18 c’è Silvio Berlusconi che ai microfoni del ‘Corriere della Sera’ (LEGGI) non nasconde il dispiacere per il momento negativo del club che ha guidato con successo per anni. “Il Milan è un pezzo del mio cuore e della mia vita – ha spiegato l’ex numero uno rossonero – Vorrei almeno che la squadra andasse bene. È questo il mio rammarico, il mio dispiacere“. Nel mirino di Berlusconi c’è il calciomercato estivo: “Non ho capito la campagna acquisti. Non si era mai visto in una squadra il cambio di undici giocatori. Con tutti quei soldi, non si poteva acquistare un top player“.
C’è spazio per un aneddoto sulla scelta dell’allenatore: “Volevo che sulla panchina restasse Brocchi. Ma ero in un letto d’ospedale, tra la vita e la morte. E mi dissero Montella”. E proprio il tecnico rossonero non viene esonerato da attacchi: “Spiegatemi come possono finire spesso in panchina Suso e Bonaventura, che sono poi i due calciatori tecnicamente più dotati. E come si può fare sempre il solito gioco sulle fasce, per il solito cross in area. Mah… Per andare in rete andrebbero invece sfruttate le qualità dei due, cercando le linee di passaggio interne. A Montella davo consigli e lui mi rispondeva ‘Sì presidente, ma la formazione la faccio io’“.
Critiche finite? Nemmeno per sogno. Sotto accusa infine c’è Leonardo Bonucci: “È stata data la fascia da capitano a un calciatore che è stato per anni la bandiera della Juventus. C’è Montolivo. La fascia andava affidata a lui“.