Nella giornata di domani il Milan tornerà in campo a San Siro contro l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, nel match valevole per il diciannovesimo turno del campionato di Serie A 2020/2021. Il tecnico rossonero Stefano Pioli, nel corso della classica conferenza stampa di vigilia, ha analizzato la crescita della sua squadra e presentato la partita contro i nerazzurri: “Essere consapevole delle proprie qualità e con grande convinzione è molto importante. Rispettiamo i nostri avversari, sono forti e gli faccio i miei complimenti per l’incredibile lavoro svolto negli ultimi anni, ma domani dovremo provare a vincere. Sono soddisfatto di ritrovare Theo, Dalot lo ha sostituito bene, ma lui avrà un ruolo molto importante domani”.
L’allenatore emiliano ha speso delle parole di elogio nei confronti della Dea: “L’Atalanta sta facendo un lavoro incredibile, tutte le componenti hanno dato il proprio contributo. Loro non hanno avuto un calo, il nostro campionato è molto competitivo ed è per questo che non hanno vinto. Dovremo giocare con grande lucidità e sacrificio, sarà una partita molto fisica”.
I rossoneri ora potranno contrare sull’apporto di Mario Mandzukic, senza considerare gli importanti recupero di Theo Hernandez, Krunic e Rebic: “Mandzukic? Si è inserito subito bene, è un giocatore che ha già lavorato in Italia. Ha molta positività, grande determinazione e fisicamente è sta bene, è tirato e voglioso. Dovrà trovare ritmo e movimenti all’interno della squadra. Rebic e Krunic? Siamo felici per il loro rientro, si sono allenati con la squadra, presto torneranno a disposizione. Mercato da scudetto? Ringrazio la proprietà e l’area tecnica che hanno dimostrato di credere molto nel progetto. Il nostro obiettivo è provare a vincere tutte le partite e arrivare tra le prime quattro del campionato. Ora pensiamo alla prossima partita. Mandzukic e Ibrahimovic insieme? E’ una possibilità, siamo aperti a qualsiasi soluzione per cambiare i punti di riferimento. Mario è disponibile a giocare dovunque serva alla squadra”.
Nelle ultime settimane si parla spesso dei molti rigori concessi al Milan e Gasperini ha sottolineato come i rossoneri abbiano avuto più giorni per recuperare, ma Pioli preferisce sorvolare su questi argomenti: “Troppi rigori a favore? Giochiamo un calcio offensivo e siamo spesso dentro l’area avversaria, per questo abbiamo conquistato tanti penalty e preso tanti pali. Noi dobbiamo pensare solo alle nostre prestazioni e ai nostri risultati. Non ci riguardano i discorsi arbitrali, nutro grande rispetto per la classe arbitrale. Siamo concentrati sul nostro lavoro, siamo una delle squadre che ha giocato di più in questa stagione. Penso solo alla partita di domani, poi ci concentreremo sul derby di Coppa Italia di martedì. Abbiamo le qualità per fare un’ottima gara. Da Cagliari-Milan dell’anno scorso è partito il nostro percorso, non penso al 5-0 contro l’Atalanta. Noi guardiamo a noi stessi, dobbiamo confermare e migliorare quanto stiamo facendo, insistendo su questa intensità. Ci sono sette squadre in lotta per i primi quattro posti in classifica, sarà una bella sfida. Tomori? E’ un ragazzo che ha aggressività e velocità, sa leggere le situazioni, ma dovrò conoscerlo meglio una volta arrivato”.
La crescita del Milan si vede soprattutto nei miglioramenti dei singoli calciatori, come ha evidenziato anche lo stesso tecnico rossonero: “Calabria? Nella sua testa è cambiato qualcosa, è merito suo. Non ha mai smesso di lavorare con intensità e di credere nelle sue qualità, ha una serenità diversa. E’ un giocatore molto intelligente, ha una visione di gioco importante e ci dà diverse soluzioni tattiche. Brahim Diaz? Ha un dribbling velenoso, deve giocare tra le linee. Le gerarchie nel calcio dipendono dalle prestazioni e delle condizioni dei singoli e dell’intera squadra, io e il mio staff cerchiamo di sfruttare i picchi di condizione. Ben vengano nuovi innesti, ci daranno una grande mano. Leao? Può essere un fattore in ogni partita per le qualità che ha, mentalmente sta pensando di più al gol e ad essere più dentro l’area. Anche domani può essere determinante, sta crescendo nella continuità nell’arco dei novanta minuti. In un anno abbiamo acquisito maggiore convinzione, grazie a risultati, prestazioni e modo di lavorare insieme”.