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Milan a caccia di conferme dopo l’esaltazione di Champions: Lecce storicamente campo difficile

Rafael Leao
Rafael Leao, Milan - Foto LiveMedia/Domenico Cippitelli

Negli occhi c’è ancora l’esaltazione per la splendida vittoria in Champions contro il Psg, ma il Milan ora deve dimostrare di aver realmente svoltato dopo settimane da incubo. L’apoteosi di martedì ha ridato morale e slancio a una squadra che contro l’Udinese aveva forse toccato il fondo, perdendo peraltro del terreno prezioso nella corsa scudetto. Si riparte dal Via del Mare per trovare una vittoria che manca da tre turni in Serie A, da una trasferta complicata da approcciare nel migliore dei modi, perché il rischio di tornare a fare i conti con la dura realtà è tanto.

Lo dicono due cose: innanzitutto, il momento dei salentini, in difficoltà ora dopo l’avvio sopra le righe, e reduci da due sconfitte di fila e in generale da sei partite senza vittorie. La classifica non è più chissà quanto rassicurante e sarà dunque un Lecce che venderà cara la pelle e che non ci arriverà a mente sgombra. E poi, parla anche la storia: negli ultimi dodici precedenti da queste parti, il Milan ha faticato tantissimo, vincendone appena tre, con una sola vittoria dei padroni di casa, sì, ma ben otto pareggi (per il Lecce il Milan è la squadra contro cui sono arrivati più pareggi, 12 su 34) a certificare come portar via l’intera posta non sarà affatto facile. D’altro canto, però, il Milan è imbattuto in ventidue degli ultimi ventitré incroci e l’unica vittoria in questo lasso di tempo per i salentini risale al 2006.

Una partita trappola quella contro D’Aversa, che come Cioffi probabilmente proporrà un blocco basso per poi colpire con le amate ripartenze. Lo spauracchio è Krstovic, anche se la vena realizzativa si è un po’ placata, ma dalla panchina occhio a Sansone, che in caso di gol riuscirebbe a segnare ai rossoneri con la quarta squadra diversa. Pioli, invece, si gode il Leao visto in Champions e sa che il Lecce è la sua vittima preferita, con quattro gol in altrettante partite. Una partita da non sottovalutare, da vincere magari anche convincendo: il Milan spera di uscire dalla crisi e di approcciare alla sosta di novembre con maggior serenità.

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