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“Mi piace scrivere poesie, mi hanno definito un poeta romanesco e chi lo è, quando accadono fatti belli o brutti, inizia a scrivere. E io l’ho fatto. L’idea che mi è venuta è che Sinisa non ha perso: chi affronta la morte così non può perdere mai“. Così Padre Lucio Maria Zappatore, il parroco della Basilica di Santi Silvestro e Martino ai Monti al Colle Oppio che negli ultimi tempi ha stretto un forte legame con la famiglia Mihajlovic, concelebrando il funerale del compianto tecnico. “Nella poesia poi c’è un riferimento alle punizioni: questa è l’ultima che ha tirato, ha sfondato la rete ed è andato dall’altra parte, dove ad attenderlo c’erano gli angeli e la nostra aquila, che l’ha portato fino in cielo”, ha continuato il parroco, che infatti è un accanito tifoso della Lazio. Nell’intervista concessa a Notizie.com, Padre Lucio ha spiegato come ha conosciuto la famiglia Mihajlovic: “Tutto è iniziato grazie alla figlia Virginia, che mi mandò un sms per chiedermi la disponibilità della basilica per celebrare il battesimo della piccola Violante. Da allora si è creato un bel rapporto: ci sentiamo spesso al telefono. Forse non tutti lo sanno, ma Sinisa era anche una persona molto religiosa e spirituale“, ha concluso il parroco.
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