Editoriali

Meglio tardi che mai. Bentornato Romelu Lukaku

Romelu Lukaku
Romelu Lukaku, Inter - Foto LiveMedia/Alessio Tarpini

Minuto 76 di Empoli Inter. Lukaku si defila sulla sinistra e cerca uno contro l’uno, poi fa esplodere il tiro ad incrociare sul secondo palo. Gol. 2-0. È il momento sliding doors del match: da un possibile – e scontato – finale di sofferenza ad uno tranquillo di gestione della palla e delle energie. Thank you Big Rom and… Welcome Back.

L’Inter ritrova la vittoria in campionato che mancava dalla 25esima giornata (in trasferta addirittura da fine gennaio a Cremona) grazie alla doppietta del numero 90 e al suo assist per il gol di Lautaro Martinez, ma soprattutto rivede l’attaccante che due anni fa ha trascinato l’Inter alla vittoria dello scudetto con 24 reti.  Quanti gol così eravamo abituati a vedergli fare… controllo di palla orientato, velocità devastante e rapidità di esecuzione. Pensiamo per esempio a quello contro il Milan, con la famosa esultanza alla bandierina indicando il terreno di San Siro in uno stadio semivuoto. Quanto sono mancati questi strappi in questa stagione. Oggi Romelu è un lontano parente di quello sprecone delle ultime uscite. È tornato a essere un giocatore dominante, oltre a capitalizzare al meglio le poche occasioni create dalla squadra. Spacca la partita e segna la sua doppietta su azione dopo un’eternità, l’ultima volta era stata alla prima giornata contro il Lecce ad Agosto. Le statistiche ora dicono 5 gol e 3 assist in Serie A, ma con questo stato di grazia i numeri potrebbero aggiornarsi di partita in partita.

Meglio tardi che mai. Lukaku c’è. Si vede e si sente. L’Inter applaude alla sua prova muscolare e si gode il figliol prodigo ritrovato sperando che possa mantenere questa forma mentale e fisica fino a fine stagione. In questo modo Inzaghi avrebbe più di un problema a lasciarlo fuori dagli undici titolari nelle sfide decisive contro la Juventus in Coppa Italia e nell’Euro Derby. Ma d’altronde rendere Romelu il cardine del gioco e del progetto Inter è nei piani dell’allenatore piacentino sin dal pre campionato, quando volle così intensamente il suo ritorno in nerazzurro da oscurare completamente un possibile approdo di Dybala. Poi le cose non sono andate nel verso giusto. Due infortuni, uno alla coscia e uno al bicipite femorale, hanno tenuto l’ex Chelsea ai box per diversi mesi, che ha dovuto faticare molto per ritrovare una forma accettabile e rimettersi al passo con i suoi compagni. Dopo Empoli-Inter sembra che il belga non solo si sia rimesso a pari, ma sia diventato il primo della classe. In un mese Romelu può riprendersi l’Inter e riscrivere pagine leggendarie della storia di questi colori. A cominciare dalla semifinale di Coppa Italia contro la Juventus, partita che avrebbe dovuto vedere dalla tribuna poiché squalificato. Invece ci sarà, visto che si trova in uno stato di grazia per l’appunto. Il destino ha apparecchiato, ora tocca a lui prendersi tutto. Ma intanto… bentornato Rom!

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