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Mateo Retegui, Atalanta - Foto Davide Casentini/IPA Sport
Masticare record nel calcio alla maniera di Armand Duplantis nell’asta è complicato, forse impossibile. In Serie A il record di gol in un singolo campionato è appartenuto per 66 anni a Gunnar Nordahl. Poi sono arrivati Gonzalo Higuain e Ciro Immobile a riscrivere un primato che rimane un traguardo difficile anche solo da immaginare. Se i 36 gol segnati due volte in meno di dieci anni sono un caso o il segno di un cambio drastico del nostro calcio lo diranno anche i prossimi mesi di Mateo Retegui, bomber azzurro dell’Atalanta, primo nella classifica marcatori e candidato forte per un nuovo record. Dopo ventiquattro giornate, Retegui ha segnato venti gol, le stesse realizzate da Cristiano Ronaldo nel 2019-20, quando il fuoriclasse portoghese chiuse a quota 31 (lui e Nyers gli unici calciatori che non sono riusciti a vincere la classifica marcatori con almeno 30 reti). Un inizio di stagione difficile da pronosticare, un po’ perché Retegui è stato acquistato la scorsa estate in fretta e furia pochi giorni dopo il grave infortunio subìto da Gianluca Scamacca e un po’ perché nella stagione passata i gol con la maglia del Genoa furono solamente sette. Nessuno parlò di flop anche perché le reti risultarono essere quasi tutte pesanti e decisive, ma era comunque normale chiedere di più ad un titolare della nazionale.
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DICIOTTO PARTITE DA TITOLARE, IN GOL ANCHE DOPO LA PANCHINA
La risposta è stata vigorosa e a questo punto è difficile nascondersi. Retegui ha un solo rivale per il titolo di capocannoniere ed è Moise Kean, un altro ex deluso che a Firenze ha trovato l’ambiente giusto per esprimere al meglio il proprio potenziale. L’ex Juventus con la doppietta contro l’Inter si era portato ad una sola lunghezza (15) da Retegui, che ha risposto segnando un poker al Verona. Mancano altre sedici reti per eguagliare il primato di Immobile e Higuain. Tanti, forse troppi ma la sensazione è che l’obiettivo sia assolutamente nelle corde del centravanti bergamasco. Non bisogna infatti dimenticare che in questa stagione Retegui ha giocato ventidue partite (e non ventiquattro), quattro delle quali partendo dalla panchina. Tra i meriti dell’azzurro c’è infatti quello di aver segnato in big match anche dopo essere entrato a gara in corso: a Napoli gonfiò la rete dopo l’ingresso in campo al 76′, mentre con la Juventus finì sul tabellino dei marcatori con appena 25 minuti a disposizione.
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IL CONFRONTO CON IMMOBILE E HIGUAIN
Higuain segnò ventiquattro gol dopo ventiquattro giornate di Serie A nella stagione 2015-16 e rimase a secco solamente contro Sassuolo, Empoli, Carpi, Milan, Genoa, Roma e Torino nel periodo preso in esame. Il Pipita però, a differenza di Retegui, giocò tutte le partite e partì titolare in ogni gara: sette le doppiette, due gli assist. Numeri ancora più clamorosi quelli di Ciro Immobile che nel 2019-20 aprì la sua marcia verso la Scarpa d’oro con 26 reti in 24 presenze. C’è poi un elemento da prendere in considerazione che potrebbe condizionare Retegui nella corsa al 36esimo gol. Higuain nel 2015-16 da febbraio in poi giocò solamente in campionato, mentre l’avventura europea della Lazio nel 2019-20 si fermò nella fase a gironi. L’argentino (che saltò però tre partite per squalifica) e Immobile poterono concentrarsi così esclusivamente sulla Serie A e su un record che resisteva da 66 anni. L’Atalanta è in corsa in Champions League e il cammino europeo potrebbe incidere sulle possibilità di Retegui. Un ‘problema’ che Gasperini spera di avere fine a maggio.
![Harry Kane](https://www.sportface.it/wp-content/uploads/2024/11/Harry-Kane-2024-1-1024x628.jpg)
Harry Kane ( Muenchen )
Foto: Revierfoto
CALCI DI RIGORE E SCARPA D’ORO
L’altro tema riguarda i tiri dal dischetto. L’Atalanta ha avuto cinque rigori a favore in questo campionato e Retegui ne ha calciati tre, sbagliandone uno. Gli altri rigoristi sono De Ketelaere, Lookman e Pasalic, ma la sensazione è che da adesso in poi sarà l’italoargentino il titolare dal dischetto. Normale, perché in palio potrebbe esserci non solo il record delle 36 reti, ma anche la Scarpa d’oro. Retegui al momento è terzo, a soli due punti di distanza da Mohamed Salah ed Harry Kane, che hanno segnato 21 gol. Uno in meno di Victor Gyokeres, ma l’attaccante dello Sporting deve fare i conti con il basso coefficiente (1.5 contro i 2 dei top 5 campionati) della lega portoghese e avrà quindi bisogno di un miracolo per conquistare il prestigioso titolo di capocannoniere d’Europa. Più indietro Lewandowski e Haaland (38 punti), mentre Isak è fermo a quota 34. Nella favola di Bergamo si iniziano a sognare anche i trofei individuali.