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“La mia posizione è sempre stata per la salute, perché se non c’è quella non si può tornare a lavorare. Però mi è sembrato di capire che la stagione è tanto piena di impegni tra campionato e Nazionale, così non ci sarebbe il tempo per rinviare le partite. Avendo un anno di Covid spaventoso (il 2020), si è ripartiti con una densità di impegni poco prudente“. E’ l’opinione di Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, a proposito di un campionato ancora alle prese con l’emergenza Covid. “Nazionalmente era difficile trovare una soluzione, ma a livello internazionale qualcosa in più si poteva fare“, ha spiegato ai microfoni di Radio Punto Nuovo. Per questo secondo Moratti “è tutto un po’ falsato” perché “In questo modo il campionato ha tante partite in cui giocano calciatori scesi in campo pochi giorni prima, con tante riserve, ragazzini. Non sono stati fatti gli interventi giusti. Ma penso alla buona volontà di fare tante cose che non si è riusciti a portare a termine“, ha aggiunto.
Poi sulla Supercoppa: “Inter-Juve sarà la solita partita difficile, ricca di tensione. I bianconeri hanno tutto per rimettere in sesto la stagione, mentre i nerazzurri sono in forma, entusiasti e belli da vedere. La partita di 90 minuti può dare qualsiasi esito, sarà certamente divertente. Speriamo non troppo nervosa”. Poi ha concluso: “Inzaghi o Conte? Conte ha avuto il merito di aver fatto rinascere l’Inter, di farle vincere un campionato importante. Difficile l’eredità raccolta da Inzaghi, con i giocatori venduti, ma sta facendo molto bene”.
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