Serata di paura e tensione per Adam Marusic lo scorso martedì notte, dopo il match tra Serbia e Montenegro valevole per le qualificazioni a Euro 2024. A raccontare quanto accaduto è uno dei suoi agenti Uros Jankovic, pestato brutalmente davanti agli occhi del calciatore. “Hanno aggredito me, Marusic, sua moglie e sua madre. Diversi aggressori mi hanno colpito con le pistole alla testa e ad altre parti vitali del corpo. Mi sono rotto lo zigomo e la gamba sinistra. Sono stato trasferito al Centro Clinico di Belgrado, dove sono stato operato”, ha dichiarato Jankovic al sito vijesti.me.
“Dopo aver cenato in un ristorante di Belgrado siamo stati circondati da diverse auto. Il mio autista ha cercato di allontanarsi, poi è stato investito da un’auto proveniente dalla direzione opposta. Non sono riuscito nemmeno a salire sul veicolo, sono stato aggredito da dietro”. Uno degli aggressori, ha spiegato Jankovic nell’intervista, si è rivolto verso Marusic puntando “la pistola in direzione della testa e del petto per evitare che mi aiutasse mentre mi picchiavano brutalmente. Sua madre, una donna di 60 anni, è stata spinta e ferita”.
Jankovic ha accusato due persone dell’aggressione, ovvero i due figli di Zvezdan Terzic, direttore generale della Stella Rossa di Belgrado. “Nei video si vedono chiaramente”, dice. I due sono stati interrogati presso la procura di Belgrado e si sono dichiarati innocenti. Jankovic, ha voluto ringraziare Marusic al Corriere dello Sport’: “Adam è un eroe, senza di lui avrei rischiato la vita”.