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Un saluto toccante da parte del pubblico di Bergamo che per cinque lunghi anni ha goduto delle sue giocate, le parole di stima e affetto di Gasperini, il mister che lo ha fatto esplodere definitivamente, ma anche le facce commosse dei suoi compagni di squadra. È terminata così a tutti ufficialmente – dopo l’annuncio della rescissione consensuale – l’avventura di Josip Ilicic con la maglia dell’Atalanta. Era solo questione di tempo, si stava solo decidendo la soluzione migliore per entrambi, ma dopo i problemi dello scorso anno lo sloveno era a tutti gli effetti fuori dal progetto. Lui, uno dei grandi protagonisti dell’ascesa della Dea, arrivato dopo anni di luci e ombre tra Palermo e Fiorentina, dove ha messo insieme comunque di 62 gol in 7 anni, ma nulla in confronto ai numeri e alle magie fatti vedere a Bergamo. Soprattutto nei primi tre anni, Ilicic ha regalato notti magiche tra campionato ed Europa. Su tutte, indimenticabile quella del poker in Champions a Valencia che ha regalato all’Atalanta la storica qualificazione nella top-8 d’Europa, pochi giorni di una pandemia che purtroppo ha lasciato il segno sul ragazzo che da quel momento in poi ha fatto fatica a ripetersi ai suoi livelli. Solo undici gol segnati nelle ultime due stagioni, dopo le prime tre chiuse sempre in doppia cifra, per 59 gol, in cui spiccano i 21 di quel prima magico e poi infausto 2019-20, annata in cui oltre il poker del Mestalla tutti ricordano anche il capolavoro da centrocampo contro il Torino, una gemma che tutti gli amanti del calcio sperano di rivedere presto su qualsiasi campo lo sloveno deciderà di continuare la sua carriera.
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