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“Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, ha fatto un discorso molto duro all’apertura dei Mondiali e personalmente non lo condivido. La lezione di moralità suona veramente stonata. Questo Mondiale comunque fornisce elementi di riflessione profonda sulle quali dobbiamo interrogarci”. Ne ha parlato Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, nella puntata odierna de “La politica nel pallone” su Rai Gr Parlamento. “Fondi stranieri nel nostro calcio? Siamo oggetto di grande attenzione. Il Napoli è un obiettivo privilegiato, ma non riesco a pensare il nostro calcio senza il presidente De Laurentiis. Questo interessamento però è segno dello straordinario lavoro fatto dalla società negli anni, sia dal punto di vista gestionale-economico sia dal punto di vista dei risultati”, ha aggiunto il dirigente.
Poi si passa al Mondiale “il più discusso e chiacchierato della storia del nostro calcio”, dice. “Ma abbiamo molto da imparare, soprattutto sugli stadi. Quello dove ieri si è svolta la cerimonia d’apertura si può chiudere in pochi minuti e c’è l’aria condizionata sul terreno di gioco. Si parla di uno degli stadi migliori del mondo ed è stato costruito da un’azienda italiana. A noi non manca nulla, fin qui è mancata solo la volontà politica”, aggiunge. E un auspicio sul tema stadi: “Speriamo che il ministro Abodi, che ha grande competenza sul tema essendo stato presidente del Credito Sportivo, sblocchi questo problema colossale tutto italiano – ha aggiunto De Siervo – Questo Paese non riuscirà a organizzare nessun grande evento sportivo se non avrà la forza di sbloccare le lungaggini burocratiche che attanagliano i club da un lato e i Comuni dall’altro”.
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