Serie A

Luca Toni: “Calcio malato? Lo dicono i presidenti, ma sono loro a gestirlo”

Luca Toni
Luca Toni - Foto LiveMedia/Nderim Kaceli

Il caso Juve? Ci sono magistrati che indagano su carte e argomenti reali, faccio fatica a dare un giudizio. Spero sia fatta luce, penso che il calcio resti lo sport più bello e deve essere anche lo sport più pulito al mondo”. Parola di Luca Toni, ex attaccante della Nazionale campione del mondo 2006, a margine del CSR Event, promosso dalla Fondazione Entain, in merito all’inchiesta sui conti della Juventus. “Una seconda Calciopoli all’orizzonte? Non ho elementi, la cosa importante è che venga studiato bene perché è successo. E come è successo alla Juve bisognerebbe vedere tutte le altre squadre, perché sento tanti presidenti che dicono che è un calcio malato ma il calcio è fatto da quei presidenti e quindi penso che se vogliono fare tutti qualcosa si possa fare qualcosa”, ha aggiunto.

Ex bomber del Bayern, Toni si sofferma anche sulla crisi della Germania, eliminata ai gironi per due Mondiali di fila: “Quando pensi di avere una squadra molto forte ma non vai a studiare bene i dettagli rischi di fare una figuraccia. La Germania ha un potenziale offensivo molto importante ma purtroppo dietro ha dimostrato di avere parecchi problemi. Anche loro si devono fare un esame di coscienza, loro hanno una buona generazione di calciatori importanti però non vuol dire solo con i giocatori vincere un torneo così importante come il Mondiale”.

Poi un pensiero sul torneo in Qatar: “Il mondiale è sempre bello, peccato non ci sia l’Italia. E’ comunque un mondiale diverso perché giocato d’inverno. Sempre bello vedere queste squadre forti. Ci sono alcuni Paesi che stanno venendo fuori, ìl Giappone ha fatto una bella figura, così come l’Arabia Saudita. Ma ci sono state anche parecchie delusioni come la Germania o il Belgio, Alcune squadre pensavano di essere nei top e devono invece farsi un esame di coscienza. A livello internazionale se non lavori tutti gli anni fai fatica”. 

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