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Che forma avrebbe preso l’Inter con Edin Dzeko? L’attaccante bosniaco è stata la richiesta costante di Antonio Conte, nell’estate del 2019 e nel gennaio del 2021 quando lo scambio con Alexis Sanchez con la Roma sembrava ormai cosa fatta. La squadra nerazzurra avrebbe beneficiato di una alternativa (o di un titolare) di lusso in zona gol che Pinamonti non ha mai rappresentato ma con la cessione del cileno avrebbe anche perso quella dose di imprevedibilità e dribbling che in nerazzurro è rara. Ma è solo un discorso di panchina e alternative. Questo perché la coppia titolare dell’Inter è stata una delle chiavi per uno Scudetto mai veramente in discussione da febbraio in poi.
Romelu Lukaku e Lautaro Martinez sono tra i primi dieci marcatori della stagione di Serie A in corso: ventuno gol per il belga a quattro lunghezze da Cristiano Ronaldo, quindici sigilli per l’argentino in 33 presenze e senza un rigore all’attivo. Per Lukaku gli assist sono otto, il migliore della squadra nerazzurra, a testimonianza della quantità di gioco che passa sui piedi del colosso belga. Sorprendente, non meno della quantità di gol di testa di Lautaro che ha 20cm di altezza in meno del collega e quattro gol in stacco aereo, meno solo di Cristiano Ronaldo e Gianluca Mancini. La ribattezzata Lu-La piace, segna in qualsiasi modo ed è devastante in transizione positiva. E vede in Sanchez la principale arma di riserva. Se la coppia non funziona, ecco l’apporto di Alexis, come a Parma quando la doppietta del cileno ha regalato altri tre punti cruciali per la corsa nerazzurra. Lautaro e Lukaku non segnano da da cinque presenze. Non è mai successo da quando giocano insieme. Ma è un dato che passa inosservato con la matematica che sorride.
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