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Nella sfida orfana dei bomber Vlahovic e Immobile, è la Juventus a sorridere. La squadra di Max Allegri batte la Lazio 3-0 e fa la voce grossa contro una squadra capace di tenere la porta inviolata nelle ultime quattro trasferte di Serie A. Nella sfida tra le due migliori difese, solo Bremer e compagni possono affacciarsi alla sosta mondiale con piena soddisfazione. La Juventus ha vinto le ultime quattro partite interne di campionato con un punteggio complessivo di 12-0. E nello Stadium che si riscopre fortino, Allegri sale a 31 punti, a due lunghezze dal Milan e dieci dal Napoli schiacchiasassi.Â
L’allenatore biancoceleste sorprende con due mosse che vanno in contrasto con le aspettative della vigilia: il giovanissimo Romero e non Cancellieri. A centrocampo Basic e non Luis Alberto. Per il resto tante assenze da una parte e dall’altra. I due centravanti, come detto, ma anche Zaccagni e Lazzari. La Juve parte bene. Al 6′ Kean punta la difesa palla al piede e tenta un diagonale che termina largo. Cinque minuti dopo ci prova Fagioli con una conclusione dal limite che Provedel blocca in due tempi. Al 19′ invece il boato per poco non lo regala Milik con una giocata da fuoriclasse. Prima un aggancio da applausi su un lancio spiovente, poi il tiro a giro che sfiora il palo. Alla mezz’ora cresce la Lazio che prende campo e con la sua pressione crea qualche grattacapo all’impostazione dei centrali. Nel miglior momento della Lazio, però, la Juventus passa in vantaggio. Al 43′ Milinkovic-Savic, già ammonito, non affonda il tackle su Rabiot, il francese ruba palla e lancia Kean che scavalca Provedel in uscita con un pallonetto che si infila in rete.
Nella ripresa è la Juventus ancora a partire col piglio giusto. Ci prova subito Milik, ma Provedel risponde presente. Al 54′ c’è il raddoppio. Sempre in ripartenza da una palla contesa a centrocampo. Stavolta la transizione passa dai piedi di Kostic che tenta un diagonale, Provedel respinge corto sui piedi di Kean che si toglie la soddisfazione della doppietta. Anzi, al 62′ tenta anche il tris: azione personale e conclusione sul primo palo, per l’ex Spezia stavolta è facile. Sarri si gioca la carta Cancellieri, ma l’ex Verona non incide. Allegri invece manda in campo anche Di Maria, Chiesa e Paredes. E nel finale la Juve trova il 3-0: Chiesa sfonda sulla sinistra e trova solo in area Milik per il tocco in rete. Allegri lancia un segnale al campionato.
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