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Tentativi di conferme, panchine in bilico, scontri diretti e possibilità di fuga. Non manca davvero nulla al turno infrasettimanale che partirà martedì con Udinese-Crotone prima (18:30) e Benevento-Lazio poi (20:45). Al Vigorito va in scena il derby degli Inzaghi: Filippo contro Simone. Situazioni di classifica diverse, ambizioni radicalmente opposte ma sorprendentemente una recente situazione di risultati che impone ad entrambi di invertire la rotta. Poco spazio ai convenevoli anche se come ricorda Filippo “sarà difficile vedere Simone come un avversario”. Simone si aspetta un salto di qualità in difesa: la formazione biancoceleste ha subito 19 gol, solo nel 1960-61 (20) ne ha incassati di più. Ma prima spazio al confronto diretto per la salvezza tra Udinese e Crotone, entrambe reduci da una vittoria ai danni di Torino e Spezia. Contro i granata, gli uomini di Gotti hanno dato vita ad una prestazione di carattere ma soprattutto di qualità con Pereyra al terzo assist consecutivo in campionato e de Paul sempre più al centro di “una crescita senza fine”, per usare le parole del tecnico Gotti.
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Da un argentino ad un altro, Paulo Dybala, reduce dal gol scaccia malumori contro il Genoa, cerca reti e convinzione anche contro l’Atalanta. La sua partenza dal 1′ è in dubbio ma anche a partita in corso il 10 vuole ritrovare quella continuità e quel feeling con Cristiano Ronaldo che finora si è lasciato intravedere solo al Ferraris. Di fronte l’Atalanta scossa dal caso Gomez che annuncia l’addio: “Quando andrò via, si saprà la verità ”. La verità di Gasperini finora prevede l’esclusione dell’argentino in una frattura difficilmente ricomponibile. Contro la Fiorentina però i malumori proprio non si sono visti: netto 3-0 e viola a casa. Anzi, in ritiro perché Commisso ha scelto il pugno di ferro contro una squadra che non vince da sei partite. Troppe, nonostante il cambio di allenatore. Da Iachini a Prandelli, i frutti proprio non si sono visti. E ora c’è il Sassuolo, un’altra che sembra meno brillante rispetto a quella di un mese fa. La prima incrinatura si è vista all’Olimpico contro una Roma che ora si prepara nel suo stadio a sfidare il Torino. Paulo Fonseca si affida al solito Edin Dzeko che dopo aver raggiunto Amadei per numero di reti in totale in maglia giallorossa è vicinissimo ad agganciare Montella per reti in Serie A. Ne manca uno e Sirigu è avvertito.
Come del resto è avvertito Perin e tutto il Genoa. Al Ferraris, il Milan cerca la fuga e prende il posto della Juventus in quella che si preannuncia essere una nuova sfida titanica. I numeri del Milan sono incredibili: unica squadra imbattuta nei maggiori cinque campionati europei dalla ripresa dei campionato lo scorso maggio, sette successi consecutivi in trasferta in Serie A per la terza volta nella sua storia, unica squadra della storia del campionato a girone unico ad aver segnato almeno due reti in ciascuna delle prime 11 partite stagionali (Statistiche Lega Serie A). Ma nella giornata di mercoledì, gli occhi saranno puntati soprattutto su Inter-Napoli, big match del dodicesimo turno. Un punto separa le due squadre a caccia dello scettro di anti Milan (ma non era l’anti Juve?). La squadra di Conte, dopo l’eliminazione dall’Europa, si prepara ad ospitare i partenopei con un dato sorprendente. Solo il Manchester United ha guadagnato più punti dell’Inter da situazioni di svantaggio, gli ultimi tre contro il Cagliari nella scorsa giornata alla Sardegna Arena. Insomma, una partita da seguire fino all’ultimo minuto. Napoli avvertito.
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