A Riyadh l’Inter travolge un Milan irriconoscibile 3-0 e conquista la settima Supercoppa Italiana della sua storia grazie alle reti di Dimarco, Dzeko e Lautaro. La squadra nerazzurra vince il primo derby in finale, dopo che gli altri due precedenti se li era aggiudicati il Milan (1977 in Coppa Italia e 2011 in Supercoppa). Troppi gli errori individuali per la formazione di Pioli che dall’87’ del match con la Roma non è più riuscito a reagire. A condannare i rossoneri però sono gli errori decisivi dei senatori: Tonali sbaglia sul secondo gol, mentre Tomori libera la strada al terzo gol di Lautaro. È l’approccio del resto ad indirizzare una finale senza storia. La prima azione pericolosa porta infatti al gol dopo 10′. Ed è anche il battesimo italiano per il fuorigioco semiautomatico che non segnala posizioni irregolari di Nicolò Barella, servito da Dzeko, bravo ad avere la lucidità necessaria per aprire per Dimarco, autore del tiro che fulmina sul primo palo Tatarusanu. Il Milan subisce il contraccolpo. E l’Inter colpisce di nuovo al 21′. Fa tutto Edin Dzeko che scatta in profondità, salta con una facilità estrema Tonali e incrocia col destro. L’attaccante bosniaco tramortisce i rossoneri e supera il record di Cristiano Ronaldo, imponendosi a 36 anni come marcatore più anziano della competizione. Nel finale per evitare la notte fonda, è decisivo Tatarusanu che dice no prima a Skriniar (sugli sviluppi di un angolo) e a Dimarco (gran tiro da fuori). Nei primi 45′ il Milan calcia cinque volte ma trova la porta solo con Leao e in quell’unica occasione Onana è attento.
Nella ripresa il Milan prova ad acquistare campo e fiducia. Al 65′ spazio a De Ketelaere e Origi. Ma i rossoneri, dopo un avvio incoraggiante, si spengono. E l’ennesimo errore individuale della partita del Milan condanna Pioli. Al 77′ sull’assist in profondità di Skriniar, Lautaro Martinez riesce a sgusciare via dalla marcatura sbagliata di Tomori e batte Tatarusanu con un gran tiro d’esterno. L’esultanza alla Messi è l’omaggio al Mondiale ad un mese dal trionfo dal Qatar, ma il gol del 3-0 è anche il ricordo di un altro connazionale, Carlitos Tevez, ultimo ad aver segnato in due edizioni consecutive della Supercoppa tra il 2013 e il 2014. Quest’ultima però la Juventus non riuscì a vincerla. Lautaro fa bottino pieno. E con lui un’Inter che si porta a casa il primo trofeo italiano della stagione.