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Tra gol sbagliati, orecchini da togliere e fastidi muscolari che fanno tremare, l’Inter continua la sua corsa Scudetto al meglio. Al Picco vince Inzaghi contro l’ex Motta con un 3-1 che permette ai nerazzurri di salire a 69 punti in classifica e di mettere pressione al Milan, impegnato stasera col Genoa. Prestazione solida per i nerazzurri, ma la prima occasione però è per i padroni di casa con Gyasi che sfugge a Perisic ma non ad Handanovic provvidenziale nell’uscita bassa dopo appena 6’ di gioco. L’Inter ha registrato 14 clean sheet in questo campionato in 31 match. Ma con Milan e Roma in vista, Inzaghi fa turn over. De Vrij a riposo, spazio a D’Ambrosio che da braccetto di difesa trova anche il tempo di fare il terzo attaccante sfruttando le doti aeree. E’ quel che accade al 31’ quando il mancino sotto l’incrocio dei pali di Brozovic è ispirato proprio da una sponda di testa dell’ex Torino.
All’intervallo Thiago Motta cambia: fuori uno spento Kovalenko, dentro Agudelo che dopo venti secondi scippa palla a Brozovic ma viene murato da Skriniar al momento del tiro. Due minuti dopo è Erlic a sfiorare il pareggio con un colpo di testa su calcio d’angolo. Inzaghi vuole il 2-0 e cambia tutto l’attacco: fuori Dzeko e Correa, dentro Lautaro e Sanchez. Al 49’ Perisic spreca la chance del 2-0 su assist di Calhanoglu anticipando Dzeko e deviando in modo svirgolando un pallone da depositare in rete. Ma l’esterno croato è tra i cinque centrocampisti ad aver preso ad almeno 80 gol in Serie A. E l’assist per il raddoppio è il suo: cross e deviazione di Lautaro. Motta si gioca la carta Nzola, ma è costretto subito dopo a sostituirlo: l’attaccante ha l’orecchino (vietato dal regolamento), non riesce a toglierlo, Motta si stufa e fa entrare Antiste. All’88’ lo Spezia la riapre con Maggiore che si sblocca e dal limite trova l’incrocio col destro. Ma non basta per la rimonta nel recupero, anche perché al 94’ in contropiede Lautaro innesca Sanchez che a tu per tu con Provedel non sbaglia. Stavolta Inzaghi non sbaglia i cambi, anzi la vince con gli attaccanti subentrati e si prende un primo posto che può durare poche ore.
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