L’Inter torna a +14 dal Milan. E ha bisogno di undici punti per mettere le mani aritmeticamente sullo Scudetto. La squadra di Simone Inzaghi batte 2-0 l’Empoli grazie alle reti di Dimarco e Sanchez (una per tempo) e si conferma l’unica società dei top-5 tornei europei ad aver realizzato almeno una rete in ognuna delle proprie gare di campionato in questa stagione. A San Siro Inzaghi schiera dieci titolari su undici. L’unica novità è in porta, dove Sommer (non al meglio) lascia il posto ad Audero. La partita si mette subito in discesa. Un classico per un’Inter che domina ritmi e spazi. Un lungo fraseggio nerazzurro spalanca la via del cross a Bastoni, che in area pesca Dimarco: l’esterno azzurro col sinistro in controbalzo lascia partire un tiro imprendibile per Caprile. Si tratta del quinto gol con sei assist per uno dei soli quattro difensori ad essere stato coinvolto in almeno 10 reti nei maggiori cinque campionati europei in corso, al pari di Álex Grimaldo (20), Jeremie Frimpong (15) e Kieran Trippier (11). La mazzata è pesante, ma l’Empoli è organizzata e solida. Gli oltre 50 punti di differenza in classifica però si fanno sentire soprattutto negli spunti dei singoli. Al 19′ è Bastoni a sfiorare il 2-0: percussione centrale e conclusione di sinistro sul palo alla destra del portiere. Al 27′ è l’Empoli ad affacciarsi pericolosamente dalle parti di Audero, ma lo fa con soluzioni velleitarie dalla distanza: Marin conclude da fuori area e impegna l’ex portiere della Sampdoria. Al 40′ ci prova anche Cambiaghi, ma l’estremo difensore nerazzurro è attento.
Ad inizio ripresa l’Inter controlla facilmente il gioco. E al 52′ sfiora ancora il 2-0. Dimarco con un cross basso all’indietro taglia in due la difesa dell’Empoli, Barella controlla ma strozza troppo il tiro a botta sicura. Sei minuti dopo altra grande azione: Darmian tocca col tacco per Dimarco, cross e conclusione alta di Lautaro. L’Inter non corre rischi, ma ne crea molti dalle parti di Caprile. Gli uomini più pericolosi in una squadra senza ruoli continuano ad essere i braccetti. Dopo Bastoni, è il turno di Pavard che al 64′ si presenta davanti a Caprile, ma viene murato da Bereszynski. All’appello manca Lautaro, rimasto a secco nelle ultime due partite, ma il digiuno dell’argentino prosegue. Non quello di Sanchez, neo entrato, che all’81’ deposita con un tocco sporco in rete il pallone servito da Dumfries. Tutto facile. L’Empoli non sfigura, ma scivola in zona retrocessione: quarta sconfitta consecutiva senza segnare. Un campanello d’allarme, anche se fare meglio contro questa Inter era oggettivamente impossibile.