Serie A

L’Inter supera l’esame City a Manchester: Inzaghi ferma Guardiola sullo 0-0

Simone Inzaghi Inter
Simone Inzaghi - Foto Fabrizio Carabelli / IPA Sport / IPA

Simone Inzaghi fa turn over ma mette ancora una volta in difficoltà Pep Guardiola. All’Etihad Stadium, nella prima giornata di Champions League, l’Inter pareggia 0-0 contro il Manchester City e si avvicina con un risultato incoraggiante al derby di domenica contro il Milan. Le statistiche evidenziano un dominio dei Citizens, con il 60% del possesso palla e 72 azioni d’attacco a 20, ma l’Inter vista in terra inglese è una squadra feroce in pressione e solida in difesa contro l’Haaland da 9 gol in 4 partite. L’unico difetto è la concretezza sotto porta, che è mancata in più occasioni. Una piccola nota stonata in una prestazione di spessore che permette ai nerazzurri di presentarsi da imbattuti all’appuntamento casalingo contro la Stella Rossa del 1° ottobre.

Senza Dimarco, fuori dai convocati per un affaticamento, e con Lautaro rimasto in panchina, l’Inter non difetta certo di personalità all’Etihad Stadium. Anzi nel primo tempo la squadra nerazzurra si affaccia più volte dalle parti di Ederson. Al 6′ Taremi allarga per Thuram, che cerca il diagonale di potenza col destro, ma Ederson riesce a bloccare. Al 19′ il primo squillo del City. Savinho crossa in area, Haaland stacca più in alto di tutti ma non riesce a dare forza al tiro: Sommer blocca. Il City non è precisissimo nei disimpegni. Di certo non lo è Ederson che al 29′ sbaglia il rinvio favorendo Darmian, che tenta un tiro dalla lunga distanza, trovando però il salvataggio di testa di Gvardiol. Al 35′ Haaland si mette ancora in proprio: controllo e diagonale da fermo, palla a lato per una questione di centimetri. Nel recupero del primo tempo è Carlos Augusto ad impegnare Ederson che risponde presente sulla conclusione sul primo palo dell’ex Monza.

All’intervallo sono due i cambi di Pep Guardiola, uno obbligato per un sospetto guaio fisico di De Bruyne, sostituito da Gundogan, l’altro puramente tecnico con Savinho che lascia il posto a Foden. Anche nella ripresa però è l’Inter la prima a creare una chance per far male. Taremi guida una transizione positiva e innesca Darmian che a tu per tu con Ederson cerca un improbabile quanto impreciso colpo di tacco per Barella, che non segue l’idea del compagno. L’azione sfuma, ma i nerazzurri non si disuniscono. Al 65′ Inzaghi si gioca i primi cambi. Fuori Thuram e Zielinski, dentro Lautaro e Mkhitaryan. Al 76′ l’armeno ha la palla dell’1-0 dopo un cross di Dumfries, ma calcia alto. Finale teso, con l’Inter che subisce la pressione del Manchester City proiettato in avanti. Iniziativa pericolosa quella che porta al colpo di testa sotto misura di Gundogan, debole e centrale però ancora tra le mani di Sommer. Lo stesso ex Barcellona andrà ancora vicino al gol di testa nell’ultimo dei quattro minuti di recupero, con il colpo di testa del tedesco che termina alto. L’ultimo spavento per un’Inter coraggiosa e solidissima. Simone Inzaghi è ancora un rebus irrisolto per Pep Guardiola.

 

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